6. L'imminente crollo della Cina
6.2 Il mito del Social Volcano
6.2 Il mito del Social Volcano
L'incremento della violenza popolare contro le autorità locali e le umili petizioni al governo centrale degli ultimi due decenni, dovrebbero essere comprese alla luce di una concezione confuciana dell'autorità di lunga data. Questa concezione persiste nonostante tutte le rivoluzioni ideologiche e politiche del XX secolo ....
La narrazione ufficiale della “sinistra” sulla Cina è che Deng dando in usufrutto (attenzione in usufrutto, non in proprietà) un orticello ai contadini avrebbe instaurato un sanguinario regime liberista. Dopodiché contro l’inumano regime liberista che nega i diritti umani viene instaurata un feroce “dittatura del proletariato” sull'opinione pubblica occidentale esercitata dai giornalisti di “sinistra” occidentali che nega al pubblico occidentale qualsiasi informazione (che è appunto uno dei diritti umani di cui i suddetti negano l'esistenza in Cina) sui 640 milioni di persone uscite dalla povertà grazie a quella riforma. Nessuna informazione inoltre sugli strepitosi successi economici e di produttività nelle campagne che hanno consentito per la prima volta alla Cina, dopo secoli, di evitare carestie raggiungendo l’autosufficienza alimentare. Gli stessi oggi lamentano l’intollerabile pratica comunista di espropriare la terra che, si badi bene, non è proprietà dei singoli contadini (che l’hanno in usufrutto), per pubblica utilità!!! Il tutto per un miserevole indennizzo pari a quaranta anni di reddito della terra stessa.
Già nel pieno delle proteste contro l'espropriazione delle terre, a metà del decennio scordo, Chen Xiwen, direttore dell'ufficio del lavoro rurale del governo, affermò che la Cina non ha alcuna intenzione di privatizzare terra e non può farlo. I principi della proprietà della terra sono sanciti nella sua costituzione. Il territorio rurale della Cina è di proprietà collettiva e viene assegnato agli agricoltori con contratti di locazione di 30 anni. Gli agricoltori non sono autorizzati a usare la terra come garanzia per i prestiti o a venderla (Huanxin 2007). Non c’è che dire: turbocapiatalismo estremo.