7. Socialismo vs. turbo-capitalismo
Spesso si sentono giudizi sulla Cina sparati a raffica dai
marxisti occidentali: la Cina non è marxista, non è socialista e il PCC non è
comunista.
Ebbene non starò qui a dilungarmi su cosa sia oggi il
socialismo però occorre tenere conto di alcuni dati spesso trascurati. Il
Partito Comunista Cinese ha qualcosa come 90 milioni di membri, più di quelli
che avevano tutti partiti comunisti del mondo nel 1989, anno del “crollo del
comunismo”. Secondo la prestigiosa Pew Reserch, agenzia americana che sonda la
governance nel mondo, il governo cinese ha l’appoggio del 94% dei cinesi.
Un recente articolo di uno studioso inglese, John Ross su
Global Times, ci illumina sulla realtà dello sviluppo cinese. La superiorità
schiacciante dello sviluppo economico dei paesi socialisti che hanno seguito
una politica maggiormente in sintonia con il modello cinese, dimostra la
superiorità del modello, messo in opera dal PCC, alternativo a quello
capitalista. Il modello capitalista si ispira oggi al Washington Consensus che
è la strategia economica neoliberale dominante seguita dalle istituzioni
economiche internazionali come il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale.