7. Socialismo vs. turbo-capitalismo
Dobbiamo fare buon uso sia del mercato, la mano 'invisibile" che del governo, la mano "visibile", per promuovere un sostenuto sviluppo economico a sfondo sociale.
Xi Jinping sessione di studio dell’Ufficio Politico del PCC, maggio 2014.
Se per Mario Tronti con Marx a Detroit l'epicentro della lotta di classe è negli USA e se per Giovanni Arrighi in Adam Smith a Pechino il centro della Rivoluzione Industriosa non capitalistica è la Cina noi sosterremo che Shanghai in particolare è il centro dell'edificazione del nuovo concetto di socialismo che ha tirato tutte le conseguenze dall'esperienza storica incominciata con Lenin e la Rivoluzione d'Ottobre, attraverso un faticoso processo di apprendimento, come dice Losurdo. Avevamo messo questa premessa in un altro capitolo quello su socialismo o capitalismo ma non lo avevamo sviluppato. Ora lo riprendiamo.
Yasheng Huang, in un suo famoso libro, contrappone le provincie di Zhejiang a Shanghai al fine di rivelare la differenza tra politiche di sostegno della dinamica del capitale nel primo caso, e di una politica urbana statalista nel secondo. La metà delle più grandi aziende private in Cina si trovano nella provincia di Zhejiang, mentre Shanghai presenta caratteristiche “sovietiche”: un predominio della proprietà statale, pesanti restrizioni alle attività locali del settore privato e una politica industriale guidata da interventi statali. Huang vede la repressione dell'imprenditorialità su piccola scala e alta intensità di lavoro, e la promozione dello sviluppo all'urbanizzazione su base nazionale, come emulazione del 'modello di Shanghai' (Huang, 2008:175-232). Infatti la prima a manifestare segni di crisi tra le provincie cinesi è stata proprio quella di Zhejiang che è entrata in una crisi di credito simile a quella che ha colpito molti paesi capitalisti, mentre Shanghai ha tutto sommato resistito meglio alla crisi del dopo 2008 (Moore 2012).
Yasheng Huang, in un suo famoso libro, contrappone le provincie di Zhejiang a Shanghai al fine di rivelare la differenza tra politiche di sostegno della dinamica del capitale nel primo caso, e di una politica urbana statalista nel secondo. La metà delle più grandi aziende private in Cina si trovano nella provincia di Zhejiang, mentre Shanghai presenta caratteristiche “sovietiche”: un predominio della proprietà statale, pesanti restrizioni alle attività locali del settore privato e una politica industriale guidata da interventi statali. Huang vede la repressione dell'imprenditorialità su piccola scala e alta intensità di lavoro, e la promozione dello sviluppo all'urbanizzazione su base nazionale, come emulazione del 'modello di Shanghai' (Huang, 2008:175-232). Infatti la prima a manifestare segni di crisi tra le provincie cinesi è stata proprio quella di Zhejiang che è entrata in una crisi di credito simile a quella che ha colpito molti paesi capitalisti, mentre Shanghai ha tutto sommato resistito meglio alla crisi del dopo 2008 (Moore 2012).