Howard Phillips Lovecraft, Il richiamo di Cthulhu
A metà maggio, CanSino ha anche annunciato una partnership con il National Research Council del Canada e ha ottenuto il via libera per iniziare studi clinici con pazienti canadesi.
Ma i nuovi Cold Warriors di Repubblica sono in missione per conto, non di Dio come i Blues Brothers, ma per il meno nobile Pentagono.
Repubblica dopo aver accusato la Cina di totalitarismo per le misure radicali che ha preso per fermare la pandemia, la accusa di diffondere fake news sulle mascherine. Siamo al teatro dell'assurdo. Da quando ha come direttore il neo-con Maurizio Molinari non è più una sorpresa la sua politica razzista anti russa e anti-cinese. Molinari è un incrocio tra un neo-con e un teo-con. Sostenitore della “missione americana” neocoloniale di Bush e del Partito Repubblicano, venne scelto da Agnelli come corrispondente della Stampa perché fanaticamente atlantista. Egli è ferocemente pro-israeliano (i famosi “diritti umani” dei palestinesi). Un Cold Warrior in missione perenne per conto dell’imperialismo. John Elkann, nato in America, non ha avuto dubbi nel sceglierlo per la direzione della Repubblica al posto di Carlo Verdelli, minacciato dalla mafia (bella solidarietà!). Il giornale ex progressista è caduto ormai interamente nelle mani della FCA. Del resto Elkann è legato per motivi famigliari a Israele e dirige un’azienda che ha spillato soldi ai contribuenti americani e che di fatto è americana anche se ha sede e paga le tasse in Olanda (il cui governo è praticamente tra i maggiori nemici dell’Italia e di un’Europa solidale). L’Italia ormai serve solo per scroccare altri soldi e fornire manodopera a basso prezzo e la Cina, dove si producono e vendono 160mila auto all’anno in joint-venture con la GAC, serve per la sua eccellenza industriale e come mercato in espansione. Ma questi sono i tipici capitalisti che evidentemente cercano sempre di estorcere soldi allo stato per poi dividerli con nessuno, per questo premono per un cambio di regime in Cina. Il loro slogan è “quello che è mio è mio e quello che è dei cittadini è mio”. Prenditori più che imprenditori.