7. Socialismo vs. turbo-capitalismo
Abbiamo adottato una politica economica in grado di consentire il funzionamento delle forze di mercato nell’assegnazione delle risorse, ma sotto la guida e la regolamentazione macroeconomica del governo. Negli ultimi trent’anni, abbiamo accumulato una grande esperienza nel facilitare il ruolo della mano visibile e della mano invisibile nel regolare le forze di mercato. Se conosce le opere classiche di Adam Smith, ricorderà La ricchezza delle nazioni e il libro sull’etica. Ne La ricchezza delle nazioni si parla della mano invisibile, ovvero le forze di mercato. L’altra opera tratta invece di uguaglianza e giustizia sociale, e si ribadisce l’importanza del ruolo regolatore del governo nel distribuire con equità la ricchezza tra la popolazione. Se in un paese la ricchezza è concentrata nelle mani di pochi, allora quel paese non conoscerà mai stabilità e armonia. Lo stesso vale per l’attuale crisi economica americana. Per risolvere le difficoltà finanziarie ed economiche che oggi affliggono l’America, occorre applicare non solo la mano invisibile, ma anche quella visibile.
Wen Jiabao intervista con Fareed Zakaria su Newsweek settembre 2008 (1)
Janos Kornai, economista ungherese, e la sua tesi è che la Cina funzion perché è capitalista e e in ‘”The Socialist System” (1992) ha descritto quelle che per lui sono le caratteristiche di un sistema capitalista piuttosto che di uno socialista. Heiko Khoo, un intellettuale proveniente dalla ex Germania comunista, ha sottoposto ad esame critico i criteri di Kornai sostenendo che le caratteristiche della Cina attuale sono compatibili con un sistema socialista riformato.