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Non indignari, non admirari, sed intelligeri

Spinoza


Il blog si legge come un testo compiuto sulla Cina. Insomma un libro. Il libro dunque tratterà del "pericolo giallo". Un "giallo" in cui l'assassino non è il maggiordomo ma il liberale. Peggio il maggiordomo liberale. Più precisamente il maggiordomo liberale che è in voi. Uccidetelo!!!Alla fine il vero assassino (a fin di bene) sarete voi. Questo sarà l'unico giallo in cui l'assassino è il lettore. A meno che non abbiate un alibi...ça va sans dire.

giovedì 15 gennaio 2015

8.19: La CIA é l'avanguardia del proletariato cinese?

8. La schiavitù in fabbrica…ma dove?

La corrispondente dell'Humanitè, giornale comunista francese, scambia addirittura quella che è poi sembrata alla maggior parte degli osservatori una maxi-rissa alla Foxconn di Taiyuan tra lavoratori di Shandong e dello Henan come, udite, udite,  una "Rivolta alla Spartaco" (testuale!!!). La rissa naturalmente per la giornalista è dovuta alle condizioni di lavoro drammatiche delle fabbriche della Foxconn che hanno gli stipendi forse più alti della Cina e 10.000 persone che fanno la fila ogni giorno per essere assunti! A questo punto occorre dare la parola ai comunisti della CIA: "I lavoratori sono trattati come delle semplici unità produttive, (...) la violenza è spesso l'unico modo per esprimere se stessi e incidenti lievi possono degenerare rapidamente", ha detto Geoffrey Crothall, portavoce di China Labour Bulletin. La violenza è giustificata, ma solo in Cina come il terrorismo è giustificato ma solo in Siria, Cecenia e Xijnkiang. La logica stringente dell'impero del kaos! Dominique Bari sullo stesso giornale scrive del fondatore del CLB Han Donfang: "Ora vive a Hong Kong, dove ha fondato il China Labour Bulletin, una fonte fondamentale per tastare il polso delle richieste dei lavoratori in Cina". Addirittura scrive la Bari "En Chine émerge une vraie conscience de classe" lo fa dire naturalmente allo stesso Han Donfang a cui della coscienza. quantunque di classe non potrebbe fregare di meno. Intendiamoci l'agente americano si guarda bene dal dirlo. Lui dice semplicemente che desidera un vero paese capitalista perchè lì i sindacati sono "liberi",  soprattutto di non contare nulla. Egli come ogni buon cold warriors è un cristiano rinato e i suoi uffici sono ospiatati dall'Hong Kong Christian Industrial Committee ovvero gli industriali cristiani filocoloniali e caritatevoliVa beh...l'Humanitè, l'eurocomunismo ecc. ma non va bene nemmeno tra i critici di sinistra. Ecco cosa scrive Solidarite internationale pcf: "Ancora, secondo il China Labour Bulletin, un terzo sciopero nel settore industriale relativi al pagamento degli arretrati di stipendi ecc." Qualcosa si è mosso anche all'Humanitè. Infatti secondo alcuni il China Labour Bulletin (CLB), le China Labor Watch (CLW) sono monopoli mediatici sulla Cina e propongono di boicottare le fonti legate ad ONG alle dipendenze della CIA a favore di fonti affidabili per scrivere gli articoli. Infatti come si è visto e si vedrà queste sedicenti ONG non solo sono inquinate ma sono poco attendibili.
Il China Labour Bulletin finanziato dal NED e tanto amato nelle redazioni del Manifesto e di Liberazione

Non bisogna stupirsi della cattiva informazione sulla Cina in Italia. Il principale pusher di giornali di sinistra quali La RepubblicaIl manifesto Liberazione è il China Labor Bulletin (che con quel labor fa tanto sinistra) diretto da Han Dongfang di casa a Radio Free Asia, e alla Voice of America [1], in cui ha una regolare trasmissione e dove si presenta come difensore degli operai cinesi. Angela Pascucci, del Manifesto, ne parla in questi termini: "Una buona fonte è il China Labour Bulletin, organizzazione che da Hong Kong osserva quel che accade nella «fabbrica del mondo» e si batte perché nuovi sindacati, e non solo quello ufficiale, possano entrare nelle fabbriche a difendere i diritti dei lavoratori" (Pascucci 2005)Nell’articolo della Pascucci c’è la teorizzazione del Sindacato della Rivoluzione Arancione come sindacato rivoluzionario. Nientemeno! Han Dongfang, direttore del China Labour Bulletin, fa anche da consulente al Congesso USA per i diritti umani in Cina (Han Dongfang 2008). Nel 1994 ha fondato ad Hong Kong il China Labour Bulletin e dal 1997 ha una rubrica fissa su Radio Free Asia finanziata dagli americani (coinvolta più o meno direttamente Condoleezza Rice e di fatto la CIA).
Alcune pubblicazioni di sinistra tentano 
di presentare Han Donfeng come un 
sindacalista indipendente dimenticando 
la sua dipendenza dai finanziamenti 
americani.
Egli viene periodicamente portato in pellegrinaggio assieme alla carovana dei diritti umani, dove sono stati arruolati presidenti di improbabili Partiti Liberali assieme ad altrettanti improbabilissimi “sindacati liberali”. Egli è stato insignito del Democracy Award nel 1993 dal US National Endowment for Democracy (NED(Hale 2003) ossia i “ rivoluzionari” arancioni, da cui ha ottenuto ampi fondi via Asian-American Free Labor Institute (Barker 2008). Assieme a Xiao Qiang è il fondatore del China Digital Times noto per le sue notizie taroccate. Han che era tra i “democratici” di Piazza Tienanmen venne arrestato ma liberato dopo nemmeno due anni in quanto affetto tubercolosi e gli fu consentito di andarsi a curare in America. Egli è anche membro del World Movement for Democracy altro strumento della Cia, ed è stato presidente del Human Rights in China creatura del NED[2]. Han comunque ha un certo appeal a sinistra. L’invito di un rappresentante del China Labour Bulletin, Cai Chongguo, alla festa annuale del gruppo trotskista francese Lutte Ouvrière e sostenuto anche da una delle tante fazioni trotskiste dell’Australia assieme al “Free Tibet” ha provocato le ire di un altra parrocchia trotskista (Lutte Ouvrière 2007)  (Cheerleaders 2008)  [3].

C’e davvero un amore non corrisposto da parte dell’estrema sinistra per questo feroce anticomunista.[3]Han Dongfang in un discorso a Los Angeles ha ridicolizzato i sindacati cinesi della Wel Mart e vede la legge del lavoro del 2008 come fumo negli occhi [4]Ultimamente però il CLB, citando la nuova legge sindacale, ha fatto appello a lavorare all’interno dei sindacati ufficiali dell’Acftu. Il tipo di sindacato che lui vorrebbe costruire viene paragonato spesso a Solidarnosc in Polonia, il “sindacato libero” appoggiato da Washington e dal Vaticano, che fu la punta di lancia della restaurazione capitalista nella sfera sovietica negli anni Ottanta. Dopo essere salito al potere nel 1989 il regime di Solidarnosc si è fatto portatore della privatizzazione dell'economia, senza per altro migliorare le condizioni di vita della classe operaia, specialmente delle donne lavoratrici e lanciando un attacco frontale ai diritti delle donne, portando al quasi totale divieto dell’aborto.
Prendiamo qualche dato su questi comunisti della CIA provenienti da HK che tanto piacciono ai comunisti occidentali: "Dal 1997 il NED ha incanalato milioni di dollari nel territorio per sostenere i gruppi apparentemente indipendenti per i diritti umani e i sindacati affiliati all'opposizione. Questi ultimi fondi vengono convogliati attraverso il Centro di Solidarietà, ala "sindacale" del NED gestito dalla AFL-CIO, e vanno ai "sindacati democratici", ovvero quelli di opposizione. Questo in aggiunta ai fondi stanziati per i progetti generali sulla Cina che includono anche la terraferma. Per sapere cosa sia il NED basta leggere cosa dicono i suoi fondatori: "'Un sacco di cose che facciamo oggi è stato fatto clandestinamente dalla CIA per 25 anni', ha detto Allen Weinstein, uno dei fondatori del National Endowment for Democracy, in un articolo pubblicato nel 1991 sul Washington Post. Creato nei primi anni '80, il NED 'è governato da un team indipendente non di parte' (addirittura!). Il suo obiettivo è quello di sostenere le organizzazioni pro-democrazia nel mondo. Tuttavia, storicamente, l'ordine del giorno è stato fissato dagli obiettivi di politica estera di Washington."


Interessante consultare Wikileaks per i documenti classificati come "confidenziali". Nel marzo del 2006 Rana Siu, funzionaria del Affari Esteri dell’epoca Bush discute con personaggi legati al mondo delle pseudo-ONG del lavoro in funzione anticomunista:   Han Dongfang, direttore del China Labour Bulletin, il responsabile della comunicazione del CLB Robin Munro ed Elizabeth Tang segretaria della Hong Kong Confederation of Trade Unions (HKCTU). Quest’ultima riferisce che i giornali locali già nel 2004 hanno riferito che le O”N”G di Hong Kong hanno ricevuto donazioni dal National Endowment for Democracy ma che nessuno sarebbe interessato a queste storie. Dunque questi legami sono conosciuti almeno da dieci anni senza destare nessun sospetto nella sinistra radicale. Una delle direttrici del CLB Eugenia Kembleche è presidente della Foundation for Democratic Education, ha rappresentato l’AFL-CIO nella creazione del National Endowment for Democracy (NED) e nell’orientamento del NED verso i problemi del lavoro. L’altra direttrice Cecilia Brighi lavora nella CISL ma non certo per promuovere la lotta di classe in Italia

Han ha detto che CLB aveva persino cercato di fornire all'avvocato Gao Zhisheng (una star tra gli avvocati che si interessano di cause di lavoro) molto lavoro in modo che non avesse il tempo per occuparsi dei casi del Falun Gong. Gao Zhisheng infatti sebbene non faccia parte del Falun Gong scrive parecchi articoli per Epoch Times, il giornale della setta. Questo ha portato i potenziali clienti ad essere sospettosi delle motivazioni del CLB a causa della pubblicità negativa che circonda Gao (il Falung Gong è estremamente impopolare in Cina) tanto che Munro e Han hanno preso le distanze dall'avvocato.

Immagini di "incidenti
di massa" presenti
 nel WEB cinese
Munro e Han sembra abbiano problemi di comunicazione con i loro sponsor americani dell'American Center for International Labor Solidarity (ACILS) longa manus dell’AFL-CIO e del NED. Secondo Munro l’ACILS ha fatto numerose richieste irragionevoli al CLB di avere la documentazione dei progetti finanziati dall'Human Rights Democracy Fund (HRDF) sempre del NED. L’ACILS avrebbe suggerito al CLB di richiedere sovvenzioni future alla Federazione Americana degli Insegnanti. Il CLB invece avrebbe deciso di iscriversi come associazione no-profit negli Stati Uniti e richiedere direttamente una sovvenzione dall’HRDF.

Anche per Tang l’HKCTU ha avuto difficoltà a lavorare con l’ACILS, loro unico partner statunitense, che avrebbe cambiato più volte i requisiti per la documentazione impiegando dai sei mesi a un anno per i rimborsi influenzando il flusso di cassa dell’HKCTU. All'HKCTU sono preoccupati che l’ACILS possa non rimborsare i loro progetti. Non è improbabile che il problema si sia presentato perché sindacalisti progressisti in USA hanno chiesto all’AFL-CIO di smettere le commistioni con la CIA e il Dipartimento di Stato.


Gli avvocati del lavoro, campioni dei “diritti umani” non sembrano essere particolarmente indipendenti. Zhou Litai avvocato a Chongqing e Shenzhen chiede ulteriori fondi al governo americano. Alcuni degli avvocati si sostengono con i loro redditi altri si dice citano il National Endowment for Democracy, l’Human Rights in China e il China Labor Bulletin come fonti di finanziamento, tutti più o meno legati al Dipartimento di Stato USA. Tang Jingling del China Labor Watch ha discusso con il Congenoff (funzionari del Consolato americano) di un summit con gli “attivisti” del sud della Cina inclusi Lin Xinyu, di Shenzhen, che chiede che il governo americano faccia pressione sulla Cina per liberalizzare la stampa, Zhao Dagong dell’Independent Chinese PEN Center (ICPC), e Li Weizhong del China Labor Watch. L’assistenza legale del lavoro ha molto successo nell’acquisire finanziamenti. Gong afferma che il Solidarity Center fornisce circa 50.000 dollari all'anno all’avvocato Zhou Litai, Altri gruppi di aiuto legale al lavoro come "Little Bird" (xiaoxiao niao) ricevono denaro dallgoverno americano, dal governo tedesco e dalll'International Republican Institute (IRI). I maggiori finanziatori sarebbero Italia, Germania, Canada oltre agli Stati Uniti. Alcuni rifiutano di ricevere il denaro dall’estero sarebbe troppo “ sensibile”. Secondo l'attivista cinese Li Xiaolong (identità protetta) anche i finanziamenti a Gao provengono dal National Endowment for Democracy. Li non ha ancora ricevuto finanziamenti dall’estero ma ambirebbe a riceverli. Il corrispondente del South China Morning Post a Guangzhou, Leu Siew Ying, sostiene che l’apartamento-ufficio di Guo Feixiong a Guangzhou sia pagato da un donatore straniero.


Tang ritiene che il movimento diventerà sempre più politico. Il movimento in Cina è cambiato "dall‘incidente di piazza Tiananmen” nel 1989 che fu un appello esplicito al cambio di regime mentre il Movimento di Protezione dei diritti, è una rete "virtuale" di attivisti che non hanno uno scopo comune e si incentrata intorno a piccoli nodi di attivisti (Guangzhou, Dongguan, Shenzhen e Nanning) uniti da siti stranieri, istituzioni accademiche liberali, e “dai media indipendenti come RFA e Voice of America”. Che spettacolo vedere definire "indipendenti" le radio finanziate dalla CIA.


Xiaoxia (Sasha) Gong (idenità protetta) del Solidarity Center della AFL-CIO hanno detto espressamente che Gao Zhisheng è stato finanziato dal National Endowment for Democracy, dall’Human Rights in China e dal China Labor Bulletin. Quest'ultimo riceve finanziamenti anche dal Solidarity Center. Gong, che in precedenza ha lavorato per Radio Free Asia (RFA) a Washington, ha sottolineato l'importanza del RFA in Cina, perché gli attivisti in quanto costituiscono "virtualmente le uniche fonti di informazione e anche il pubblico" per l’emittente.


Nel maggio 2009 incontro con deputati americani. La Speaker Pelosi ha iniziato l'incontro con la presentazione di Dongfang che ha conosciuto nel 1993 e che ammira. un vero eroe che ha combattuto per i diritti umani sotto il regime comunista, ed è un onore per la delegazione di avere la possibilità di incontrarsi con lui. La Pelosi ha poi definito Robin Munro una "vera voce" della situazione dei diritti e del lavoro in Cina. Occorre dire che Munro, che è inglese, è stato spesso richiesto di testimoniare contro la Cina al Congresso USA come del resto Han.


Il deputato Blumenauer ha chiesto che tipo di ruolo potrebbero svolgere le corporation statunitensi per migliorare l'atteggiamento generale nei confronti dei diritti dei lavoratori. Munro ha risposto che le aziende occidentali hanno svolto un ruolo importante fungendo da modelli di regole per gli ambienti di lavoro sicuri e nel garantire i diritti dei lavoratori. Sono cose che non dice mai ai suoi potenziali amici della sinistra radicale. Han è in vena di confidenze teme che se la Cina diventerà democratica sarà il momento in cui il Tibet (amatissimo dalla Pelosi) spingerà per l'indipendenza, costringendo il leader cinese neo-eletto a invadere il Tibet o dimettersi, lasciando ai capi militari di effettuare l'invasione. Han pensa che la popolazione cinese sosterrà l'invasione


Tra questi sostenitori dei diritti umani dei lavoratori in Cina c'è anche James Sensenbrenner, il presidente repubblicano della commissione Giustizia della Camera. Il 17 giugno del 2005 in una riunione in cui repubblicani e democratici discutevano il rinnovo del Patriot Act i democratici proposero di discutere delle violazioni dei diritti umani nel campo di detenzione di Guantanamo e nel corso della guerra in Iraq . Egli ordinò di fermare la trascrizione del procedimento e alla Tv via satellite che copre le discussioni C-SPAN di spegnere le telecamere. Sensenbrenner è stato accusato di metodi antidemocratici e siccome si parlava di diritti umani è la persona più adatta a parlarne ai cinesi.

Come si vede il circo dei diritti umani è in perenne pellegrinaggio, con il cappello in mano, presso i propri padroni americani. Come si vede i vari Munro esaltano addirittura la missione civilizzatrice delle multinazionali. Niente di più lontano dalla lotta di classe e soprattutto dalla realtà. Soltanto l'anno prima la Camera di Commercio Usa di Shanghai e il Business Council Usa-Cina hanno ingaggiano una dura contrapposizione con il il governo cinese perchè la legge del lavoro del 2008 rendeva più difficili i licenziamenti e le «rigide» restrizioni «danneggiano l'amministrazione degli affari delle imprese».

Il sindacato comunista di Hong Kong
negli ani '70 triplicò gli iscritti
Solo alcuni mesi fa, delle rivelazioni sorprendenti sono apparse nei media di Hong Kong sulla generosità milionario Jimmy Lai, proprietario del principale quotidiano anti-Pechino di Hong Kong Apple Daily, e che ha interessi sostanziali a Taiwan. Gli hacker avevano copiato circa 900 e-mail e documenti dei sistemi informatici di uno dei dirigenti di Lai." Egli finanziava uno per uno tutti i protagonisti di Occupy Central ma questo è naturale quello che puà sorpredere è che finanziava anche l'estrema sinistra anticinese: "Forse più sorprendente sono le donazioni di 1 milione di dollari alla Lega dei socialdemocratici del legislatore “Long Hair” Leung Kwok-hung e le donazioni per il Partito laburista di Lee Cheuk-yan. “Long Hair” è un carismatico semi-trotskista noto per sfoggiare una collezione infinita di T-shirt di Che Guevara.  Lee è il segretario generale della Confederazione dei sindacati di Hong Kong (HKCTU), il principale partner del Centro di solidarietà (della CIA) sul territorio, che ha lanciato l'appello caduto nel vuoto per lo sciopero generale del 1° ottobre, il primo giorno di due giorni di vacanza. Le connessioni del losco millionrio Lai non finiscono qui. I pagamenti sono stati effettuati dagli Stati Uniti dal consigliere finanziario di Lai Mark Simon, ex capo della filiale di Hong Kong degli US Republicans Abroad. Simon è il figlio agente di carriera della CIA ed è egli stesso un ex ufficiale dell'intelligence navale degli Stati Uniti. Per la somma di $ 75.000 (dollari USA), Lai ha anche assunto Paul Wolfowitz come consigliere speciale nel 2013 sui suoi progetti di business in Birmania. Wolfowitz ha fatto parte del consiglio del NED ed è l'autore della dottrina Wolfowitz, la cui idea centrale era come prevenire il sorgere di qualsiasi potenza rivale per gli Stati Uniti in un mondo post-sovietico."
Dunque il comunista trotzkista Long Air, il comunista sindacalista della CIA Lee, i comunisti dei diritti umani versione CIA(Guantanamo) del China Labor Buletin e China Labor Watch, il miliardario comunista Lai, il comunista neo-con Wolfowitz, la comunista dell'Humanitè versione Sansonetti, Lina Sankari, il comunista del Manifesto Pieranni, i comunisti francesi dell'estrema sinistra di Forum Comuniste uniti nella lotta contro i falsi comunisti cinesi che fanno aumentare gli stipendi solo del 10% l'anno. Una miseria!!!
Il sindacato comunista di Hong Kong.
L'organizzazione più popolare del Porto Profumato
Sean Swain agente dell'United States Army’s School of the Americas (“SOA”) una specie di Blackwater antelitteram depone nell'ottobre 2002 all'Inter-american Commision On Huaman Rights dichiarando a proposito della “Operation Glass Monkey": "Questa operazione trattava principalmente della destabilizzazione sociale e politica della Repubblica Popolare Cinese. Come parte di questa operazione, prima del coinvolgimento degli agenti delle operazioni anti-Castro, la CIA aveva infiltrato le proteste studentesche in Cina, attraverso controllo e la manipolazione di leader studenteschi Han Dongfang, Zhou Fengauo, e Xiang Yan". Di chi stiamo parlando? Ma di Han Dongfang fondatore del China Labor Buletin, già nel libro paga della CIA dall'1989, al tempo dei moti di Tienanmen. Ma come non era Li Peng il nemico della classe operaia? Forse. Ma per i comunisti della CIA era lui il nemico (e Han Dongfang l'amico) tanto che "Gli agenti delle operazioni anti-Castro furono consultati per esaminare un possibile piano che prevedeva l'assassinio politico al fine di perturbare il summit Russia-Cina del 15 Maggio 1989 (per evitare un riavvicinamento). Nell'elenco di possibili bersagli l'assassinio del premier Li Peng. L'intenzione è di utilizzare agenti che avevano piazzato nel cerchio interno di Zhou Ziyang, alcuni dei quali sono stati in seguito arrestati e interrogati".

Il sindacato giallo  di Hong Kong sempre intento 
a scroccare soldi al Dipartimento di Stato americano.
Allora parliamo dell'altro sponsor del China Labor Buletin ovvero il Sigrid Rausing Trust (SRT) istituito da Ruben Rausing, il fondatore della Tetra Pak che ha fondato il trust di beneficenza della Sea Foundation nel 1988, oggi diretto dalla nipote che è considerata una delle cento donne più potenti della Gran Bretagna. Il padre Hans è l'artefice della fortuna della Tetra Pak ed è considerato una degli uomini più ricchi del mondo. "La SRT finanzia il China Labour Bulletin dal 2002. I fondi totali ricevuti fino ad oggi sono £ 1.872.000 ; Concessione attuale:  £ 125.000 ogni anno; Inizio della corrente sovvenzione: 1 novembre 2012". La Tetra Pak è una multinazionale svedese con sede in Svizzera. Una vertenza a caso che recentemente a riguardato l'azienda che vuole portare i "liberi" sindacati in Cina. Il sindacato coreano della Tetra Pak "aveva ripetutamente chiesto alla società di fornire informazioni sulla sue performance finanziarie e operative, nonché sulla la proprietà e la governance, ma senza successo. Nel marzo 2007, la società ha annunciato che la fabbrica di Yeo Ju doveva essere chiusa. Quando il sindacato ha chiesto informazioni finanziarie relative alla chiusura dello stabilimento, l'azienda ha rifiutato. Gli stessi lavoratori  ha ricevuto una lettera dalla gestione affermando che sarebbero stati licenziati entro un mese a partire dal 9 maggio 2007 se non rassegnavano spontaneamente le dimissioni.  In una intevista con la stampa, il presidente di Tetra Pak Corea ha detto che la fabbrica stava chiudendo perché il sindacato è troppo forte e ha chiesto salari troppo alti". Ovvero nessuna trasparenza e ferocia antisindacale. Questi sarebbero i moralizzatori dei sindacati cinesi!!! Potremmo continuare ma ci fermiamo qui per carità di patria.


Dicevamo che Pieranni parla delle ONG cinesi con le virgolette mentre quelle sponsorizzate dalla CIA sono per lui il "China Labour Bullettin (CLB), una ONG di Hong Kong che si occupa del mondo del lavoro in Cina".  Poi insiste “In Cina sembra che sindacalisti e ufficiali governativi (tradotto male dall'inglese: government officials=funzionari governativi) siano la stessa cosa!” E' quanto affermato da un lavoratore cinese durante un'indagine compiuta dal China Labour Bulletin, una ong di Hong Kong che si occupa da anni del mondo del lavoro della Cina continentale. La frase esprime in maniera chiara la concezione del “sindacato” del lavoratore cinese tipo, presupponendo per altro una conoscenza, seppure parziale, di quanto può significare un sindacato all'interno del percorso produttivo". Qui addirittura le ONG della CIA e delle multinazionali vorrebbero insegnare al sindacato più numeroso del mondo e a quello più efficace nell'ottenere risultati come si lavora. Ricordiamo allora alcune cosette: i giovani in Italia non si iscrivono più al sindacato "Giovani, la grande fuga dal sindacato. Meno di uno su dieci sotto i trent'anni è iscritto a una sigla. Lani (Cgil): «Sparito il rapporto identitario»". Vogliamo continuare? "Il sindacato impopolare. Renzi, la Cigl e la Confindustria: tra governi e sindacati si è consumata anche la fase dell’incomunicabilità e siamo arrivati alla stagione dello sberleffo" che continua "Perché la verità - se volete amara - è proprio questa: i sindacati non sono popolari. Potrà sembrare una contraddizione in termini, un ossimoro, invece è proprio così. Basta chiedere a qualsiasi sondaggista che monitori con continuità gli orientamenti degli italiani. "Giovani, precari ma felici senza tessera sindacale". Ora avere sindacati in queste condizioni e fare la morale agli altri è una delle cose più stravaganti che sia dato vedere.

Il South China Morning Post giornale di Hong Kong in lingua inglese favorevole agli studenti di Occupy Central scriveva che il movimento studentesco aveva soppiantato nella popolarità la Federation of Trade Unions di HK ossia il sindacato comunista. Ebbene la "popolarità" degli studenti è andata rapidamente scemando anche per ammissione del giornale ma è significativo che in un ambiente relativamente democratico dove si possono costruire anche sindacati gialli (di solito sostenuti dai critici di sinistra della Cina popolare come se fossero autentici sindacati di classe) l'organizzazione più popolare sia il sindacato comunista. Evidentemente sfugge qualcosa sul sindacalismo cinese a coloro che non hanno abbandonato il vecchio vizio di andare a insegnare la Cina ai cinesi. A quanto pare gli agenti della CIA e delle multinazionali del China Labor Bulletin non sono altrettanto popolari a Hong Kong (dato che ha sede proprio lì) e nemmeno la Confederation of Trade Unions sindacato "indipendente" finanziato da Taiwan e dagli USA che è anzi in forte diminuzione dei consensi. La cosa strana è che un'oscura ricercatrice di Hong Kong, Pun Ngai (che a dire della sinistra radicale nostrana sarebbe l'ultima parola in fatto di conoscenze della classe operaia cinese) cita l'azione degli Students and Scholars Against Corporate Misbehavior in difesa dei diritti dei lavoratori cinesi. Però costoro agiscono sempre assieme al sindacato giallo pro-americano oppure aderiscono agli appelli dell'AFL-CIO.


Si pensi, per constatare l'ingenuità della sinistra radicale italiana, che essa esaltata anche la funzione in Cina dell'AFL-CIO. Qui si parla di un telegramma dell’AFL-CIO (o CIA come insinuano gli attivisti progressisti in America) agli operai della Honda di Foshan in sciopero nel 2010. "Ma nella prospettiva di una ripresa dei movimenti dal basso non basterà che ogni tanto arrivi dall’occidente un telegramma sindacale di plauso agli operai in sciopero in qualche città cinese. Tanto quanto si è potuto porre fine alle recinzioni, altrettanto si possono diradare le cortine fumogene del reciproco isolamento." Così scrivono due personaggi vicini alla sinistra radicale.






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