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Non indignari, non admirari, sed intelligeri

Spinoza


Il blog si legge come un testo compiuto sulla Cina. Insomma un libro. Il libro dunque tratterà del "pericolo giallo". Un "giallo" in cui l'assassino non è il maggiordomo ma il liberale. Peggio il maggiordomo liberale. Più precisamente il maggiordomo liberale che è in voi. Uccidetelo!!!Alla fine il vero assassino (a fin di bene) sarete voi. Questo sarà l'unico giallo in cui l'assassino è il lettore. A meno che non abbiate un alibi...ça va sans dire.

venerdì 20 aprile 2012

2.2.8: Liu Xiaobo: dal negazionismo del genocido coloniale al Premio Nobel per la Guerra

2. Ancora una primavera. Tienanmen e dintorni 
2.2 Dopo Tienanmen
300 anni di colonialismo per la Cina.
Caricatura di Liu Xiaobo dei netizen cinesi 

Il premio Nobel per la Pace non è che uno scherzo di cattivo gusto
Noam Chomsky 

Nel 2009 il premio Nobel veniva dato a Barack Obama, presidente della maggiore potenza mondiale impegnata negli ultimi venti anni in tutte le principali guerre. Nel 2010 veniva dato ad un oppositore della potenza emergente che non è stata mai impegnata nello stesso periodo in nessuna guerra. Un oppositore, Liu Xiaobo, che però è a favore di qualsiasi guerra, passata, presente e futura fatta dagli USA.

Nessuno più di Liu Xiaobo ebbe un ruolo prominente come eminenza grigia di Piazza Tienamen, in cui fu presente come consigliere molto ascoltato fino alla fine. Se i leader studenteschi furono altri, Liu esercitò, per il radicalismo del suo pensiero, un ruolo determinante. In un articolo della BBC Chinese.com si sostiene che dei quattro intellettuali che parteciparono allo sciopero della fame nel 1989 a Pizza Tienanmen Liu avesse le posizioni più radicali. l

La famosa rock star Hou Dejian, altro partecipante allo sciopero della fame, ad esempio aveva posizioni molto più moderate: "Se la democrazia e lo Stato di diritto della Cina possono essere raggiunti senza spargimento di sangue e senza movimenti di massa nelle strade, come è il mio primo desiderio, anche se questo significa che ciò accada più lentamente, sarei disposto a lasciare che accada un po’ 'più lentamente." (Insideout 2010)

Quando Liu è tornato in Cina nel 1989 dagli USA, lo sciopero della fame degli studenti stava per finire, i negoziati erano in corso tra il governo e vari gruppi di manifestanti per la risoluzione pacifica delle manifestazioni di massa. Liu collegandosi poi con Hou Dejian, e altri due amici, e, con i media stranieri al seguito, ha iniziato lo sciopero della fame in proprio rivitalizzando la protesta che ormai era arrivata alla fine. Dunque le sue responsabilità nell’epilogo violento non sono lievi.

Liu che fu tra gli ultimi ad abbandonare la piazza è stato arrestato dalla polizia per le sue attività che, di fatto, portarono agli scontri violenti dell’89. Dato il suo ruolo di ideologo, più che di organizzatore dei moti violenti, il governo lo ha eccezionalmente risparmiato da sanzioni penali. Egli si scusò con la polizia e scrisse un articolo-confessione in cui esprimeva il suo rammarico per la piega che avevano preso gli avvenimenti e il desiderio di essere "utile per la nazione e la gente". Tuttavia, Liu è tornato alle sue vecchie abitudini e nel 1991 viene arrestato per disturbo dell'ordine pubblico (Who is Liu 2010) 

Contrariamente a quanto pensano i sostenitori della sinistra radicale in Occidente nessuno dei leader di Piazza Tienanmen ha fatto una scelta di sinistra. Men che meno proprio Liu che è stato la punta di lancia dell’estrema destra neo-liberale e neo-con. Scrivono Sautman e Yan Hairong:
Liu, nella sua "Carta '08" ha chiesto un sistema politico di tipo occidentale in Cina e la privatizzazione di tutte le imprese e terreni agricoli. Non a caso, le organizzazioni che ha guidato ricevuto un sostegno finanziario da parte del governo degli Stati Uniti attraverso il National Endowment for Democracy. Gli studi dimostrano, tuttavia, che se le transizioni alla democrazia elettorale si verificano in paesi con bassi livelli di ricchezza media, lo Stato di diritto non ne consegue necessariamente, ma invece seguono alti livelli di instabilità e bassi tassi di sviluppo. Né la democrazia elettorale riesce a fornire il buon governo, e nemmeno a sostenersi in tali condizioni. In nessuna parte del mondo post-comunista o in via di sviluppo vi è stata l’audace privatizzazione che Liu sostiene di cercare. Le privatizzazioni in Europa orientale spesso hanno portato a furti di massa di proprietà pubblica da parte di oligarchi e sono diventate profondamente impopolari, con una forte maggioranza di persone in tutti i paesi post-comunisti che vogliono la loro revisione. La privatizzazione gode di poca simpatia anche in India, America Latina e nella stessa Cina, mentre gli studi sulla privatizzazione in molte parti del mondo mostrano che essa può avere un effetto deleterio sullo sviluppo. La privatizzazione dei terreno in Cina potrebbe creare rapidamente una concentrazione della proprietà della terra e come conseguenza dei contadini senza terra. (Sautman e Yan Hairong 2010).
Liu però ha lo stravagante l’appoggio persino della sinistra radicale: Angela Pascucci sul Manifesto ritiene che il Nobel a Liu sia una “benvenuta oscenità” dato che proprio il governo cinese aveva definito un “oscenita” l’attribuzione a Liu del premio. (Pascucci 2010). Roberto Onorati su Liberazione si lamenta della censura in Cina e ritiene che la Cina costituisca un “un'anomalia che nel 2010 non può essere più tollerata. Questa può essere una chiave di lettura per interpretare il primo Nobel per la pace mai assegnato ad un cittadino cinese, un segnale forte e chiaro alla nomenklatura di Pechino: è ora di cambiare.” (Onorati 2010). E’ un ordine!!!

Mentre per un sostenitore delle multidini (Toni Negri docet) sarebbero necessari altri Liu Xiaobo:

I netizen cinesi non amano particolarmente Liu 
Sarebbe un errore strategico a trascurare i modi in cui lo Stato di sorveglianza totale è sempre più profondamente integrato, in gran parte attraverso le tecnologie logistiche ed informative connesse con il capitale finanziario, attraverso le divisioni regionali apparentemente antagoniste come il Nord America e Cina. Ma siamo ancora molto molto lontani dalla realizzazione non-statalista (cioè, multitudinale) attraverso queste linee stesse. Molte discussioni sono state fatte su come il premio incoraggerà altri dissidenti in Cina. Forse. Ma è anche possibile che possa servire a rafforzare la mano dei dissidenti in tutto il mondo contro il dominio del capitalismo finanziario, soprattutto in considerazione del ruolo dominante che viene assunto dalla capitale cinese. Naturalmente, spetta a noi strappare il significato di questo premio Nobel dalle mani della logica statalista e riappropriarlo alla moltitudine, contro lo stato di sorveglianza totale dovunque si trova. Per fare questo, i dissidenti coraggiosi come Liu Xiaobo sono necessari, non è vero?(Solomon 2010).
Del resto per la sinistra populista in Pizza Tienanmen c’erano solo studenti rivoluzionari che si sgolavano a cantare “L’internazionale” e non c’è da stupirsi che si riconoscano in Liu [1]. Al di là dell’appoggio al capitalismo più spinto l’attribuzione del premio Nobel per la Pace ha suscitato molte polemiche e non solo in Cina. Il problema in fin dei conti è abbastanza semplice Liu non è certo un sostenitore della pace ma bensì della guerra:
Se le idee politiche di Liu erano ben note, non ha il favore della maggior parte delle persone (cinesi) per il premio (per la Pace), perché è un campione della guerra, non della pace. Ha approvato le invasioni di Iraq e Afghanistan, e ha applaudito le guerre del Vietnam e della Corea retrospettivamente in un saggio del 2001. Tutti questi conflitti hanno comportato massicce violazioni dei diritti umani. Eppure, nel suo articolo Lezioni dalla Guerra Fredda, Liu sostiene che "Il mondo libero guidato dagli Stati Uniti ha combattuto quasi tutti i regimi che calpestano i diritti umani ... Le grandi guerre in cui gli Stati Uniti furono coinvolti sono tutte eticamente difendibili". Durante le elezioni del 2004 presidenziali USA, Liu ha calorosamente lodato George Bush per il suo sforzo per la guerra contro l'Iraq e condannato il candidato John Kerry del partito democratico per il non sufficientemente sostegno alle guerre degli Stati Uniti.” Scrive infatti Liu: “Il risultato eccezionale di Bush nella lotta contro il terrorismo non può assolutamente essere cancellato dalle diffamazione di Kerry ... Tuttavia un grande rischio deve essere sostenuto nel colpire Saddam Hussein, ma non agire porterebbe a un rischio maggiore. Ciò è stato dimostrato dalla seconda guerra mondiale e dall'11 settembre! Non importa quale sia, la guerra contro Saddam Hussein è legittima! La decisione del Presidente Bush è giusta!” (Sautman e Yan Hairong 2010)
In un'intervista del 2004, Liu ha dichiarato:
Gli Stati Uniti non sono uno stato privo di difetti nel corso della storia. Ma almeno si tratta di una nazione libera con i più grandi ideali e il senso della missione. Gli Stati Uniti ... hanno condotto la lotta contro il totalitarismo comunista nel Vietnam e in Corea, e alla fine hanno vinto la cinquantennale guerra fredda tra libertà e totalitarismo. Nel Medio Oriente, gli Stati Uniti ... hanno sempre protetto Israele, circondata com'è da nazioni arabe. Senza la protezione degli Stati Uniti, il popolo ebraico, che aveva subito la persecuzione e il genocidio durante la seconda guerra mondiale, probabilmente sarebbe stata distrutto dall'odio del mondo musulmano. L'odio e gli attacchi terroristici contro gli Stati Uniti da parte del mondo musulmano sono chiaramente legati al lungo sostegno degli Stati Uniti a Israele ...(Liu ha anche unilateralmente elogiato la posizione di Israele nel conflitto in Medio Oriente. Egli da la colpa, per il conflitto Israele / Palestina, ai palestinesi che egli considera come dei provocatori). In risposta alle minacce esistenziali alla civiltà come il terrorismo, gli Stati Uniti non dovrebbe esitare ad usare la forza. Solo la risoluta determinazione impedirà un altro 9/11, riducendo il terrorismo internazionale, e riducendo la minaccia di ADM [armi di distruzione di massa]. Questa scelta [first strike] è meno costosa di una politica di pacificazione, in attesa di un altro attacco. Questa è non solo nell'interesse nazionale degli Stati Uniti, chiaramente legata alla sicurezza e la sopravvivenza della libertà negli Stati Uniti, ma anche negli interessi a lungo termine di tutta l'umanità, perché è collegato alla sopravvivenza della pace e allo sviluppo della democrazia globale ... John Kerry [ex candidato democratico alla presidenza degli Stati Uniti e attualmente il presidente del Senato US Foreign Relations Committee], come tutta la sinistra occidentale, vede la coesistenza pacifica senza principi come il contenuto principale degli 'interessi nazionali', e ritiene che il mezzo migliore per andare d'accordo con gli altri paesi e mantenere la pace nel mondo sia quello di perdonare i governi malvagi. Così le sue critiche al 'grande piano in Medio Oriente' sono utopiche. Al contrario, egli sostiene che gli Stati Uniti devono essere interessati alla propria sicurezza, e non devono esportare la libertà e la democrazia nel Medio Oriente, o preoccuparsi se gli iracheni godano della libertà." (Tradotto da Study Group Cina, 15 ottobre 2010. L'originale cinese versione dell'intervista Liu possono essere trovate qui: http://www. observechina.net / info / artshow.asp ID = 33140)? (Shameless farce 2010). 
Liu non si accontenta di essere un estremista della guerra ma addirittura sostiene la teoria del First Strike come un qualsiasi neo-con (di tendenza nazista). "Un mio amico scienziato, di origine cinese, che vive negli Stati Uniti, mi ha detto che ha assistito un filmaker svedese nel 2006 in una intervista a Liu a Pechino. Il filmaker e i cameraman inglesi sono rimasti scioccati dalla forte approvazione di Liu della guerra in Iraq" così afferma Sautman.

Liu ha anche sostenuto di battersi l'occidentalizzazione totale della Cina. In un’intervista del 1988 ha affermato che "scegliere l’occidentalizzazione significa scegliere di essere umano". Siamo in piena apologia del più rozzo colonialismo quando Sepulveda sosteneva la natura non pienamente umana dei nativi americani.

Egli ha anche criticato un documentario televisivo, Lui Shang, o Elegia del fiume, perché non attaccava a fondo la cultura cinese (in realtà era un documentario molto critico da questo punto di vista) e non sosteneva con sufficiente entusiasmo l’occidentalizzazione: "Se dovessi fare questo vorrei dimostrare quanto incapaci, senza spina dorsale e di merda [weisuo, ruanruo, caodan] siano veramente i cinesi ". (Sautman e Yan Hairong 2010)

Liu Xiaobo ha sostenuto l’equilibrata tesi secondo cui la Cina, erede di una millenaria civiltà ,avrebbe avuto bisogno di 300 di dominio coloniale per diventare un paese decente.
Liu si è ritenuto sfortunato per il suo monolinguismo che lo costringeva a dialogare con qualcosa di "molto oscurantista [Yumei] e filisteo [yongsu]," quale la sfera culturale cinese. Il ricercatore di Harvard Lin Tongqi ha notato che un libro dei primi anni 1990 di Liu contiene "attacchi pungenti al carattere nazionale cinese". In una ben nota affermazione del 1988, Liu ha detto: ‘Ci sono voluti Hong Kong 100 anni per diventare quello che è. Date le dimensioni della Cina, sicuramente avrebbe bisogno di 300 anni di colonizzazione per farla diventare come ciò che è Hong Kong oggi. Ho anche il dubbio che 300 anni non sarebbero sufficienti.’ Riaffermando questo sentimento nella rivista Open nel 2006, ha aggiunto che il progresso in Cina dipende dall’occidentalizzazione e più occidentalizzazione c’è, maggiore è il progresso. Mentre i suoi sostenitori giustificano il pro-colonialismo Liu come una provocazione, in realtà concorda logicamente con il suo sostegno all'occidentalizzazione totale e alle varie guerre condotte dal regime USA. (Sautman e Yan Hairong 2010)
Ebbene come rilevava persino Hannah Aredt il "totalitarismo", questo nemico giurato (forse) di Liu, nasce con il colonialismo. Lo stesso nazismo non è altro che la trasposizione in Europa del colonialismo. “La sorte per secoli riservata a indiani e neri costituisce un modello dichiarato per il fascismo e il nazismo” (Losurdo 1998, p. 10) scrive Losurdo e le stesse teorie razziste elaborate dagli ideologi nazisti traggono la loro origine dall’esperienza del colonialismo. “Dunque, allorché revisionismo storico e Libro nero fanno iniziare con il comunismo la storia del genocidio e dell’orrore, procedono a una colossale rimozione. L’impegno morale, solennemente proclamato, a ridar voce alle vittime ingiustamente dimenticate, si è rovesciato nel suo contrario, nel silenzio mortale che seppellisce una seconda volta (...) le popolazioni coloniali, i ‘barbari’” (Losurdo 1998, p. 13). Il Novecento non è, infatti, “il secolo in cui per la prima volta hanno fatto la loro apparizione i fenomeni della deportazione, del campo di concentramento, del genocidio”, che sono apparsi prima ad opera dei "liberali" europei nei paesi coloniali ma “il secolo in cui tutto questo orrore ha fatto irruzione anche in Europa” (Losurdo 1998, p. 61).

Liu ha detto in un’intervista ad un giornale di Hong Kong che la tragedia del popolo cinese non è causata da "diversi imperatori fatui", ma virtualmente da "ogni cinese", dal momento che il popolo cinese ha creato un sistema che ha causato la propria tragedia. Ha sostenuto poi che la maggior parte degli studenti universitari cinesi sono "spazzatura" nonostante avessero titoli accademici. " Liu ha detto che il popolo cinese è totalmente debole sia fisicamente che psicologicamente," e "non hanno creatività" ed ha pure pensato che fosse a causa della "razza". Liu ha detto che si vergognava di essere cinese e che, se il suo inglese fosse stato migliore avrebbe tagliato i suoi legami con la Cina. Si è anche vergognato di menzionare la parola "Cina". Ha poi aggiunto che la Cina dovrebbe essere suddivisa in 18 regioni. (Who is Liu 2010)
Sautman e Yan continuano spiegando come i cinesi non abbiano la stessa nostalgia di Liu per il colonialismo, un periodo della storia che la stragrande maggioranza del popolo cinese associa alla povertà, alla fame, all’oppressione, alla vergogna e all'umiliazione nazionale. Scrive Domenico Losurdo:
Con una lunga storia alle spalle, che l’aveva vista per secoli o per millenni in posizione eminente nello sviluppo della civiltà umana, ancora nel 1820 la Cina vantava un PIL che costituiva il 32,4% del Prodotto interno lordo mondiale; nel 1949, al momento della sua fondazione, la Repubblica Popolare Cinese è il paese più povero, o tra i più poveri, del mondo. A determinare questo crollo pauroso è l’aggressione colonialista e imperialista che inizia con le guerre dell’oppio. Celebrate in termini enfatici anche dai più illustri rappresentanti dell’Occidente liberale (si pensi a Tocqueville e a J. S. Mill), queste guerre infami aprono un capitolo decisamente tragico per il grande paese asiatico. Il deficit nella bilancia commerciale cinese provocato dalla vittoria dei «narcotraficantes britannici», la terribile umiliazione subita («Donne cinesi vengono avvicinate e stuprate» dagli invasori. «Le tombe sono violate in nome della curiosità scientifica. Il minuscolo piede fasciato di una donna è asportato dalla sua tomba») e la crisi evidenziata dall’incapacità del paese di difendersi dalle aggressioni esterne svolgono un ruolo di primo piano nel determinare la rivolta dei Taiping (1851-1864), i quali pongono all’ordine del giorno la lotta contro l’oppio. E’ «la guerra civile più sanguinosa nella storia mondiale, con una stima dai venti ai trenta milioni di morti». Dopo aver contribuito potentemente a provocarla, l’Occidente ne diventa il beneficiario, dato che può estendere il suo controllo su un paese attanagliato da una crisi sempre più profonda e sempre più indifeso. Si apre un periodo storico che vede «la Cina crocifissa» (ai carnefici occidentali si sono nel frattempo aggiunti Russia e Giappone). Sì: «Man mano che ci si avvicina alla fine del XIX secolo, la Cina sembra diventare la vittima di un destino contro cui non può lottare. E' una congiura universale degli uomini e degli elementi. La Cina degli anni 1850-1950, quella delle più terribili insurrezioni della storia, il bersaglio dei cannoni stranieri, il paese delle invasioni e delle guerre civili, è anche il paese dei grandi cataclismi naturali. Senza dubbio il numero delle vittime nella storia del mondo non è stato mai tanto elevato».
L'abbassamento generale e drastico del tenore di vita, la disgregazione dell'apparato statale e governativo, assieme alla sua incapacità, corruzione e crescente subalternità e assoggettamento allo straniero, tutto ciò rende ancora più devastante l'impatto di alluvioni e carestie: «La grande fame nella Cina del Nord del 1877-1878 […] uccide più di nove milioni di persone». E’ una tragedia che tende a verificarsi periodicamente: nel 1928, i morti ammontano a «quasi tre milioni nella sola provincia dello Shanxi». Non c'è scampo né alla fame né al freddo: «Si bruciano le travi delle case per potersi riscaldare».
Non si tratta solo di una devastante crisi economica: «Lo Stato è quasi distrutto». Un dato è di per sé significativo: «130 guerre si sviluppano tra 1300 signori della guerra tra il 1911 e il 1928»; le contrapposte «cricche militari» sono talvolta appoggiate da questa o quella potenza straniera. D’altro canto, «le ripetute guerre civili tra il 1919 e il 1925 possono essere considerate come nuove guerre dell’oppio. La posta in gioco è il controllo della sua produzione e del suo trasporto». Al di là dei corpi armati dei signori della guerra, dilaga il banditismo vero e proprio, alimentato dai disertori dell’esercito e dalle armi vendute dai soldati. «Si calcola che attorno al 1930 i banditi in Cina ammontino a 20 milioni, il 10% della popolazione maschile complessiva». Per un altro verso è facile immaginare il destino che incombe sulle donne. Nel complesso, è la dissoluzione di ogni legame sociale: «Talvolta il contadino vende la moglie e i figli. La stampa descrive le colonne di giovani donne così vendute che percorrono le strade, inquadrate dai trafficanti, nello Shanxi devastato dalla fame del 1928. Esse diventeranno schiave domestiche o prostitute». Solo a Shanghai ci sono «circa 50 mila prostitute regolari». E sia le attività di brigantaggio che il giro della prostituzione possono contare sull’appoggio o sulla complicità delle concessioni occidentali, che sviluppano a tale proposito «lucrose attività». La vita dei cinesi vale ormai ben poco, e gli oppressi tendono a condividere questo punto di vista con gli oppressori. Nel 1938, nel tentativo di frenare l’invasione giapponese, l’aviazione di Chiang Kai-sheck fa saltare le dighe del Fiume Giallo: 900 mila contadini muoiono annegati mentre altri 4 milioni sono costretti alla fuga. Circa quindici anni prima Sun Yat-Sen aveva espresso il timore che si potesse giungere «fino all’estinzione della nazione e all’annientamento della razza»; sì, forse i cinesi si apprestavano a subire la fine inflitta ai «pellerossa» sul continente americano.(Losurdo 2010c)
Ma Liu è scarsamente interessato al patriottismo: “Non mi interessa mi chiamate un traditore o un patriota. Se dite che io sia un traditore, allora lo sono. Io sono il figlio ingrato che sradica le tombe dei suoi antenati, e sono orgoglioso di essere come un bambino." (Who is Liu 2010).

Dunque con il suo disprezzo delle culture differenti da quella occidentale Liu è anche un campione oltreché della guerra anche dell’incomprensione tra i popoli. Alfred Bernhard Nobel scrisse nel suo testamento che il premio sarà assegnato a persone che "devono aver fatto di più o di meglio per la fraternità tra le nazioni, per l'abolizione o la riduzione degli eserciti permanenti e per la promozione di congressi per la pace." Cosa abbia fatto di tutto questo il buon Liu è un mistero glorioso. 

Ha pienamente ragione Losurdo a paragonare Liu Xiaobo ai negazionisti nostrani: 

Ma, secondo Liu Xiaobo, questo periodo coloniale è durato troppo poco; avrebbe dovuto durare tre volte di più! Il meno che si possa dire è che siamo in presenza di un «negazionismo» ben più spudorato di quello rimproverato ai vari David Irving. Ebbene, l’Occidente non esita a rinchiudere in galera i «negazionisti» delle infamie perpetrate ai danni del popolo ebraico, ma conferisce il «Premio Nobel per la pace» ai «negazionisti» delle infamie a lungo inflitte dal colonialismo al popolo cinese! Purtroppo, in modo non molto diverso si atteggia spesso la sinistra occidentale, che si è ben guardata dal condannare l’arresto a suo tempo di David Irving e di altri esponenti della stessa corrente ancora in stato di detenzione, ma che in questi giorni inneggia a Liu Xiaobo. (Losurdo 2010)
David Irving 
In effetti Liu poteva essere premiato come Irving, Faurisson, Zundel e altri per essere stato imprigionato o per essere stato discriminato per le proprie idee ma non per la pace e la comprensione tra i popoli. Per non parlare della sorte di personaggi scomodi come Julian Assange.

Il premio a Liu è nella più schietta scia dei Cold Warriors:

Il Nobel per la pace è un premio per la politica di un certo tipo. Il direttore dell'Istituto norvegese per il Nobel ha rilevato che il Comitato per il Nobel ha spesso scelto "coloro che avevano parlato ... contro i dittatori comunisti a Mosca e i dittatori a Pechino." Il filosofo francese Jean-Paul Sartre ha riconosciuto nel premio Nobel un 'ruolo nella guerra fredda’ e si rifiutò di accettare uno nel 1964. Egli ha affermato: "Nella situazione attuale, il Premio Nobel si trova oggettivamente come una onore riservato agli scrittori occidentali o ai ribelli dell'Est."
Quarant'anni fa, un comitato del premio Nobel ha premiato lo scrittore Alexander Solzhenitsyn precedentemente imprigionato come simbolo di libertà contro il regime sovietico. Come nel caso di Liu, potrebbe non essersi accorto o avere scelto di ignorare i punti di vista classicamente reazionari di Solzenicyn: la sua versione favorevole all’autoritarismo, un’animosità nei confronti degli ebrei, la denuncia degli Stati Uniti per non perseguire la guerra in Vietnam con maggior vigore, la condanna di Amnesty International come troppo liberale, e il sostegno per il dittatore fascista spagnolo Francisco Franco (oltreché al golpe di Pinochet) (Sautman e Yan Hairong 2010)
Il concetto stesso che a Liu sia stato dato il premio perché combattente per la democrazia e le democrazie non si sono mai fatte la guerra è storicamente falso:
Il concetto fondamentale è chiaro quanto sgangherato e manicheo: le democrazie non si sono mai fatte guerra e non si fanno guerra tra di loro; e dunque per far trionfare una volta per sempre la causa della pace occorre diffondere la democrazia su scala planetaria. Colui che così parla ignora la storia, ignora ad esempio la guerra che tra il 1812 e il 1815 si sviluppa tra Gran Bretagna e Usa. Sono due paesi «democratici» e per di più fanno entrambi parte del «pragmatico» e «pacifico» ceppo anglosassone. Eppure tale è il furore della guerra che Thomas Jefferson paragona a «Satana» il governo di Londra e giunge persino a dichiarare che Gran Bretagna e Usa sono impegnati in una «guerra eterna» (eternal war), la quale è destinata a concludersi con lo «sterminio (extermination) di una o dell’altra parte». Identificando causa della pace e causa della democrazia, il presidente del Comitato Nobel abbellisce la storia del colonialismo, che ha visto spesso paesi «democratici» promuovere l’espansionismo, facendo ricorso alla guerra, alla violenza più brutale e persino a pratiche genocide. Ma non si tratta solo del passato. Col suo discorso il presidente del Comitato Nobel ha legittimato a posteriori la prima guerra del Golfo, la guerra contro la Jugoslavia, la seconda guerra del Golfo, tutte condotte da grandi «democrazie» e in nome della «democrazia».(Losurdo 2010 b)
Forse Losurdo è troppo schierato con la Cina? Lasciamo la parola a Johan Galtung, un sociologo e matematico norvegese, fondatore nel 1959 dell'International Peace Research Institute (PRIO) e della rete Transcend per la risoluzione dei conflitti. È uno dei padri della peace research (o peace studies). Le sue opere ammontano a un centinaio di libri e oltre 1000 articoli. Le istituzioni internazionali si sono spesso rivolte a lui per consulenze tecniche in fatto di mediazioni di conflitti.
...ci furono forti reazioni a Tübingen, Germania, il 16 luglio scorso, quando paragonai le uccisioni di Hitler durante la seconda guerra mondiale – compresa la shoah – alle uccisioni USA in tutto il mondo a partire dalla seconda guerra mondiale. Ci fu una reazione alla mia relazione introduttiva al Convegno Umanista Mondiale a Oslo il 12 agosto scorso, e a un colloquio all’Università di Oslo il 30 settembre sui retroscena all’orrore del 22 luglio in Norvegia.
Un tema ricorrente è la democrazia rispetto all’autocrazia, dove gli USA sarebbero la prima e la Germania di Hitler la seconda. Non possono neppur essere paragonate – escludendo quindi un metodo chiave di comprensione – stando all’ipotesi che le democrazie sanno fare solo del bene avendo un mandato dal popolo e le autocrazie nulla di buono non avendo tale mandato.
Questo approccio fa a pugni con l’ambiguità del reale e porta all’incapacità di rimediare quei mali della democrazia come un popolo ben disposto alla guerra in quanto considera la democrazia una licenza d’uccidere, e all’incapacità di capire come mai Hitler fosse attraente per tanti, per la sua apertura alla mobilità sociale attraverso lo spartiacque fra la “gente comune” e i “ben-intenzionati”. La democrazia può considerarsi infallibile e lanciarsi in una massiccia violenza diretta, mentre un’autocrazia può cercare di ridurre la violenza strutturale. In altre parole, ambiguità.
Ma la Pace Democratica: le democrazie non combattono fra di loro? Sbagliato: si veda il colpo di stato a sostegno USA contro il Cile di Salvador Allende nel 1973; il colpo di stato sostenuto da Francia-UE del Front de Libération Nationale-FLN nel 1990 in Algeria; la guerra USA-NATO del 1999 contro un Milosevic ragionevolmente eletto dai serbi; l’assedio israeliano di Gaza con un Hamas democraticamente eletto. Quella è una tesi per i membri del club interno. Ma si abolisca il diritto di veto al Consiglio di Sicurezza ONU permettendo alle risoluzioni dell’Assemblea Generale di prevalere, o meglio, a un’Assemblea dei Popoli delle Nazioni Unite eletta direttamente, e saremo in una dinamica di pace, con una democrazia globale. La tesi è empiricamente sbagliata, logicamente bacata dalla confusione fra relazioni infra- e inter-statali, e impone una democrazia a elezioni nazionali multipartitiche di stile occidentale rispetto a una democrazia della trasparenza e del dialogo. Di nuovo ambiguità!
Come il Premio Nobel per la Pace 2010 alla Carta ‘08 (documento sottoscritto da 350 intellettuali e attivisti dei diritti umani pubblicato il 10 dicembre 2008, ndt) e a Liu Xiaobo per la libertà d’espressione. Ma come la usa Liu, la libera espressione? Egli ha il diritto di avallare il colonialismo, tutte le guerre a guida USA, passare sotto silenzio le risoluzioni ONU e la risoluzione pacifica che pose fine alla guerra fredda e che probabilmente varrà pure per il Medio Oriente. Ma con il consacrarlo premio Nobel per la Pace, il comitato decisionale ha messo la libertà d’espressione al di sopra della lotta contro il colonialismo, l’ONU, la risoluzione pacifica, il diritto umano alla vita, ecc (Galtung 2010)
Continua lo stesso Galtung: "Sì, la Cina e Cuba non hanno elezioni nazionali multi-partitiche, ma ciò non esclude affatto contributi estremamente importanti in termini di diritti umani, quali il sollevare dalla miseria al ceto medio 400 milioni di persone fra il 1991 e il 2004 (in linea con la teoria est-asiatica sui diritti socio-economici in primo luogo e quelli civili-politici poi, “l’apertura” come dicono e praticano i cinesi), come lo strappare decine di migliaia di donne alla prostituzione..., accompagnandole all’alfabetismo e alla dignità. Le elezioni multi-partitiche o meno catturano solo una piccola frazione della condizione umana".(Galtung 2010)


Il comitato è eletto dai partiti politici dominanti della Norvegia. Il leader del comitato Torbjørn Jagland, che è un ex primo ministro norvegese laburista, già presidente del parlamento e ministro degli esteri, appartiene alla destra socialdemocratica con forti atteggiamenti anti-comunisti. Jagland è Segretario Generale del Consiglio d'Europa. La sua "neutralità" può facilmente essere vista nel suo sito www.coe.int/T/SECRETARYGENERAL/SG/.

Egli come il direttore del Norwegian Nobel Institute Geir Lundestad e gli altri membri della Commissione non sanno molto della Cina. Vice presidente è Kaci Kullmann ex ministro del commercio e della navigazione del Partito Conservatore. Sissel Rønbeck, vice direttore del comitato, è un ex deutato e ministro laburista, Ågot Valle è un ex deputato del Partito Socialista di Sinistra e Inger-Marie Ytterhorn del Partito progressista di estrema destra.

Lo Storting (il parlamento) che ha deciso di assegnare i seggi dei membri del comitato per i cinque maggiori partiti politici dello Storting al fine di rappresentare tutti i gruppi politici, un seggio a ciascuno, consentendo a veterani dei vai partiti di condividere tutti i cinque posti. La ripartizione dei seggi del comitato ha reso il premio in realtà un "premio del Parlamento norvegese". "Con tutto il rispetto per Liu Xiaobo, questo è ancora un altro esempio che questo non è più il premio Nobel, è il premio per la pace del Parlamento norvegese", ha scritto Fredrik S. Heffermehl, un giurista svedese.Come Heffermehl sottolineato, questi tutti i membri hanno stretti legami diplomatico-militari con la NATO e gli Stati Uniti, non importa quale sia il partito di appartenenza. Egli ha aggiunto che il premio non riflette l'intento originale di Alfred Nobel, e non ha lo stesso significato in tutto il mondo. "Il comitato Nobel non ha ricevuto premi in denaro per un uso libero, ma gli è stato affidato denaro per darlo agli elementi centrali nella creazione della pace, rompendo il circolo vizioso della corsa agli armamenti e dei giochi di potere militare. Da questo punto di vista il premio 2010 è di nuovo un premio illegittimo assegnato da un comitato illegittimo." (Alì 2010)
Il sociologo Arnulf Kolstad è sulla stessa linea sostenendo che il Comitato per Il Nobel non è indipendente ma dipende dal sistema politico norvegese.

Persino l'agenzia Arab News in un editoriale sottolinea la durezza del linguaggio di Jagland:

Il linguaggio che usa il presidente del Comitato Thorbjoern Jagland quando si effettua l'annuncio è stato un verbale schiaffo in faccia per il paese. E 'stato pungente nella sua critica, dicendo che la Cina era in contrasto con la propria costituzione, nonché con gli accordi internazionali e dovrebbe agire in modo responsabile. Raramente il Comitato del Nobel ha preso tale linea dura con un paese. La più vicina che viene a era del 1991 premio a leader dell'opposizione birmana Aung San Sui Kyi e poi nel 2003, quando il premio per la pace è stato consegnato a avvocato iraniano Shirin Ebadi "per la promozione della democrazia e dei diritti umani" in Iran. Ma in entrambi i casi il rimprovero previsto non è stato somministrato per una cosa del genere la stessa forza come oggi. Certo sarebbe difficile immaginare il presidente americano Barack Obama o qualsiasi altro leader europeo che se ne esce con tale critica della Cina. Potrebbe causare una enorme litigio internazionale.(Political Prize 2009)

I cinesi non sono dei fondamentalisti della "libertà", dei "diritti umani" e della "democrazia" come lo sono gli attivisti dei “diritti umani” in Occidente con i paesi avversari dell’ordine occidentale e della Pax americana, ne consegue, come risulta anche da indagini condotte sul posto (ad esempio da un sinologo norvegese) che Liu abbia scarsi consensi in Cina. 

E' delirante pensare che il comitato del premio Nobel stia lottando contro il "governo" del nuovo impero del male in nome del popolo della Cina. Liu Xiaobo in realtà non dispone di un ampio sostegno all'interno della Cina, ed è spesso visto nell’intellighentsia cinese (che magari non giustifica il suo arresto) come un personaggio arrogante, superficiale e leggero. Scrive il sinologo Geremie Barmé che lo ha conosciuto bene:

Gli atteggiamenti estremi e senza peli sulla lingua di Liu lo avevano reso impopolare in genere con i suoi coetanei sul continente. Noto a Pechino come una figura abrasiva e anche maleducata, Liu era considerato intollerabile da alcune persone abituate a meno brusche (anche se non meno impegnate) personalità della cultura. A Pechino, le sue grossolane, balbettanti arringhe durante le riunioni accademiche, conferenze pubbliche o anche a tranquille cene in cui egli aggrediva ogni aspetto della saggezza convenzionale lasciavano poche persone, sia cinesi o straniere, gentilmente disposte alle sue focose critiche. Il suo stile indelicato è stato uno shock per i sinologi più abituati all'intellighenzia superficialmente rispettosa e collaborativa della Cina. In realtà, egli godeva a tormentare gli studiosi stranieri con condanne generalizzate della sinologia - avendo fatto poco per tentare di studiare il loro lavoro. E 'questo atteggiamento da giovane arrabbiato, bohemien e la sua truculenza anti-sociale che lo ha reso così popolare tra il pubblico di studenti universitari cinesi dopo il 1986.(Barmé 1990)
Nietzsche: Non esistono fatti ma solo interpretazioni 
Barmé come si vede scrive in tempi non sospetti. Oggi Liu ha tutte le prerogative per essere impopolare tra i "giovani arrabbiati" delle università cinesi molto inclini ad un patriottismo spesso estremo.

Liu pare tragga grande ispirazione dal suo amato Nietzsche. Ma la sua interpretazione di Nietzsche è una evidentemente banalizzazione tra l'individualismo estremo (tipico dei collegiali) e il suprematismo razziale dei paesi democratici (Nietzsche non sembra che però fosse un fanatico sostenitore della democrazia e dei diritti umani). Hitler declinato con Friedman. Non vi è nessuna profondità nel suo discorso. Nemmeno la morte di Dio che spezzerebbe una lancia nei confronti del relativismo. Per Liu Dio esiste e sta in America. Per Liu esistono fatti (l'apodittica superiorità dell'occidente) e non è possibile alcuna altra interpretazione.

Utilizzando il premio come una sorta di arma politica, il comitato del premio Nobel si è messo contro, un ampio segmento di umanità, che non è interessata come fa l'Occidente a fare proseliti in altre culture, prima con l'aiuto dei missionari e delle cannoniere, ora con le ONG e i Premi Nobel. Liu è il nuovo missionario dei neo-con e del liberismo.

Il premio Nobel quindi si configura come il premio della NATO (di cui fa parte la Norvegia) ai suoi agenti nel mondo a favore delle guerre e dell’incomprensione tra i popoli. Sì perché Liu è oggettivamente un agente straniero in terra cinese.

La violazione del Foreign Agent Registration Aact (FARA ) per chi risiede negli Stati Uniti, ad esempio se qualcuno prendesse soldi dal governo cinese per incitare al rovesciamento del governo degli Stati Uniti e l'abolizione dell’attuale Costituzione degli Stati Uniti, può portare ad una condanna fino a 25 anni di carcere. Secondo il FARA prendere finanziamenti esteri, in parte o in tutto, è sufficiente a comprovare lo stato di agente straniero. Prendendo i soldi dal governo degli Stati Uniti per sostenere l'abolizione della Costituzione cinese a scapito della sovranità della Cina e del benessere di 1,3 miliardi di persone è lontano dalla pace come si può immaginare.

Il verdetto che condanna Liu a pagina 4, punto 1 e 2: http://www.liuxiaobo.eu/images/stories/lxb-Verdict.pdf
Sostiene che:

1) Liu Xiaobo non ha avuto redditi significativi, differenti dal pagamento dall'estero per i suoi articoli sui commenti politici
2) Liu ha impostato un conto bancario a nome della moglie nella Bank of China. Liu ha ritirato rimesse all'estero da questo conto.

Nei documenti portati dall’accusa c’è il: "Certificato di apertura del conto e documentazione rimesse bancarie emesso dalla Filiale di Pechino e Sub-filiale Muxidi della Bank of China Limited dimostra che il conto bancario della moglie di Liu Xiaobo, Liu Xia, ha ricevuto e ritirato rimesse dall'estero (valuta estera)."
L'accusa ha stabilito che i suoi articoli sono stati pagati da stranieri, qualificandolo come un agente straniero.

- La sezione 4, prove 1 e 2 del verdetto hanno dimostrato che aveva finanziamenti esteri
- Parole come "straniero", "all'estero" sono state citate 15 volte nel documento del verdetto
- Pagina 6 sezione 14 è dedicata alla prova la sua collaborazione con il Falun Gong (considerata una organizzazione criminale in Cina) all'estero, di cui epochtimes.com (sito WEB del Falun Gong) citato cinque volte.

Probabilmente il denaro non viene inviato a nome NED di Washington. Di sicuro il NED ha esperienza e metodi per fare questo in modo nascosto.
Sostanzialmente si è stabilita lo status di Liu come agente straniero, sulla base della sponsorizzazione finanziaria di un'entità estera (gli stessi criteri del FARA secondo il codice USA), e questo fa parte delle prove che lo hanno condannato.
Tra l'altro se Pechino avesse voluto applicare le leggi liberticide americane contro il dissidente in questione, avrebbe potuto ricorrere come loro alla pena capitale per spionaggio e tradimento. 18 U.S.C. 794 Espionage; 18 U.S.C. 2381 Treason. Federal Laws Providing for the Death Penalty | Death Penalty Information Center
Per altro i più noti e rispettati tra i firmatari di Charta 08 non sono detenuti come Cui Weiping che insegna all'Accademia del Film di Pechino. Anzi spesso mantengono il loro incarico di dipendenti dello stato (nelle Università ad esempio). Le uniche persone detenute sembra fossero già sul punto di essere arrestate per altri fatti evidentemente.

Liu si è sempre proclamato uomo giusto che partecipa al "movimento dei diritti civili" per il senso di urgenza, responsabilità e la missione che ha in quanto cittadino cinese. Avrebbe detto ad suoi compagno di prigionia:

"Io non sono come te. Il denaro non mi manca. Gli stranieri mi pagano ogni anno, anche quando sono in prigione". Da quando è andato in carcere, Liu avrebbe ottenuto 13.000 yuan al mese secondo il sito Aboluowang.com.

Liu sostenitore dell'individualismo più estremo (addirittura nietzchiano) ha anche una sua rozza logica "calvinista" copiata dai suoi amiconi americani: "I motivi per cui tengo discorsi sono: primo, mi sento bene con me stesso, in secondo luogo, ho bisogno di fare soldi. Non terrò un discorso, se non sono pagato abbastanza per ogni ora che parlo. Il denaro è una specie.. di auto-valutazione. La nostra vita è migliorata dalla quantità di soldi si fanno."(Who is Liu 2010)

Prendiamo i rapporti tra l'autore di Carta '08', Liu Xiaobo, e il NED (National Endowment for Democracy):

Liu Xiaobo, Presidente del gruppo dissidente cinese ICPC: http://www.zoominfo.com/people/Xiaobo_Liu_378792980.aspx
L’ ICPC ha ricevuto $135.000 dollari dal NED nel 2007: http://www.ned.org/grants/07programs/grants-asia07.html.135.000 dal NED nel 2006: http://www.ned.org/grants/06programs/grants-asia06.html. 85.000 dollari dal NED nel 2004: http://www.ned.org/grants/04programs/grants-asia04.html
L’ICPC si lamenta un sino-americano “non è la sola fonte di sotentamento per Liu Xiaobo derivata dalle tasse che io pago”. C’è anche minzhu zhongguo (Democratic China): 145.000 dollari nel 2007: http://www.ned.org/grants/07programs/grants-asia07.html.136.000 nel 2005: http://www.ned.org/grants/05programs/grants-asia05.html.135.000 nel 2004: http://www.ned.org/grants/04programs/grants-asia04.html
(Le prova dei finanziamenti del governo degli Stati Uniti a Liu Xiaobo sono state sistematicamente cancellate sebbene i netizen cinesi le abbiano poi ritrovate in un archivio WEB: web.waybackmachine.org)
Liu Xiaobo ha ricevuto soldi dal governo degli Stati Uniti anni. Sovvenzioni a Liu Xiaobo, in quanto presidente della ICPC, "Independent Chinese PEN Center, Inc.", dalla NED, un ente governativo degli Stati Uniti:

"Independent Chinese PEN Center, Inc."
http://www.ned.org/where-we-work/asia/china
$ 152.950 (2009)
$ 135.000 (2007)
$ 135.000 (2006)
Somma totale dal NED per "Independent Chinese PEN Center, Inc.": US $ 422.950
(Le sovvenzioni per l'anno 2004 per "Independent Chinese PEN Center, Inc." sono state rimosse dal sito del NED)
"Independent Chinese PEN Centro, Inc." non è l'unica fonte di denaro per Liu Xiaobo. Si alza anche il denaro dal NED per Minzhu Zhongguo, "Cina democratica, Inc.", di cui è il fondatore:
http://www.ned.org/where-we-work/asia/china

Dalla metà degli anni 1990, Liu Xiaobo ha iniziato a lavorare per la rivista Democratic China, finanziata dal National Endowment for Democracy, ed è stato pagato regolarmente. Aboluowang.com, un sito web di notizie all'estero, ha pubblicato un articolo dicendo lo stipendio di Liu era di $ 23.004 ossia 157.600 yuan, in base al tasso di cambio in quel momento. 

Vediamo i fondi per "Democratic China, Inc." dal sito del NED
$ 195.000 (2009)
$ 18.000 (Supplemento 2009)
$ 145.000 (2007)
$ 136.000 (2005)
Somma totale per "Democratic China, Inc." dal NED: US $ 494.000

Nel 2004 l’ICPC ha ricevuto 85.000 dollari e "Democratic China, Inc." ha ottenuto 135 mila dollari.
Sostegno totale da NED durante i tre anni è di US $ 916 950 che è di circa 7 milioni di yuan - una somma enorme di denaro in Cina. Liu ha fatto i soldi scrivendo articoli per i media stranieri, attaccando il governo cinese. Egli ha anche avuto soldi per interviste con i media stranieri e vari "premi" forniti dai paesi occidentali. 

Che cosa è NED? Nel 1991, Allen Weinstein, che ha contribuito alla stesura della normativa che istituisce NED, candidamente ha detto: "Molto di ciò che facciamo oggi è stato fatto di nascosto 25 anni fa dalla CIA." In effetti, il denaro della CIA attraverso finisce tramite diversi canali al NED (Washington Post, 22 Settembre, 1991).

Il New York Times ha scritto il 4 dicembre 1985: "Il National Endowment for Democracy è una fondazione quasi-governativa creata dall'amministrazione Reagan

Il NED è finanziato dal governo americano, ed è soggetta a supervisione del Congresso - che è un abbellimento per non dire sotto il "controllo del governo". Lo scopo è quello di fornire fondi a singoli, partiti politici e organizzazioni “non governative” mai (termine fu speso peggio) (ONG) favorevoli agli interessi degli Stati Uniti.

Il deputato repubblicano del Texas, Ron Paul già candidato alle primarie, che è più un libertarian che repubblicano, scrive: "La Fondazione Nazionale per la Democrazia, nome sbagliato, non è altro che un programma costoso con fondi dei contribuenti degli Stati Uniti per promuovere politici e partiti all'estero. Quello che il NED fa in paesi stranieri ... sarebbe giustamente illegale negli Stati Uniti." Infatti se Liu fosse americano avrebbe violato il FARA (Froeign Agent Registration Act)..

Il pagamento da parte del NED a gruppi filo-USA non è una cosa nuova. Eric T. Hale ha mostrato nella sua tesi di laurea (2003), che nel corso degli anni '90, la Cina e la Russia hanno ricevuto il maggior numero di borse di studio NED con 222 e 221, rispettivamente. Pagamento totale per gruppi in Cina nel corso di questi dieci anni è stato la sorprendente cifra di 20.999.229 di dollari, che è uguale a 140 milioni di yuan cinesi! http://etd.lsu.edu/docs/available/etd-1105103-140728/unrestricted/Hale_dis.pdf

L'ex agente CIA Ralph McGehee scrive: "... l'attuale politica degli Stati Uniti è di utilizzare (a torto o a ragione) il tema di violazioni dei diritti umani per modificare o rovesciare i governi non favorevoli agli USA. Nei paesi emergenti, dal blocco sovietico, una volta che si sta formando nuovi sistemi governativi o in zone dove governi del Terzo Mondo resistono all'influenza degli Stati Uniti o di controllo, gli Stati Uniti utilizzano "violazioni dei diritti umani," come una scusa per le operazioni di azione politica. I 'Diritti umani' sostituiscono la ‘Cospirazione Comunista' come giustificazione per rovesciare i governi ".

In questo senso la decisione del Comitato del Premio Nobel per la Pace diventa agli occhi di molti cinesi un complotto politico per danneggiare la Cina, e favorire l’agente americano Liu Xiaobo.

Se si conosce quello che Liu Xiaobo ha detto e fatto per anni - si capisce che egli vuole rovesciare le autorità cinesi e in particolare il partito comunista cinese. Ricevendo il denaro dal NED, volente o nolente, diventa un agente per il governo americano, che ha avuto un programma ben finanziato, avanzato e di lungo termine per la creazione di problemi e disordini in Cina, che si spera possa isolare e danneggiare il governo cinese, come nel 1989.

Il presidente americano e gli altri funzionari americani a intervalli regolari hanno apertamente sostenuto i più importanti gruppi di “dissidenti" pagati dal NED senza nessun imbarazzo diplomatico. Quante volte è stato ricevuto il Dalai Lama alla Casa Bianca? Obama ha trattato Rebiya Kadeer, indipendentista uigura, come un eroe.

Il NED da anni consegna il "NED Democracy Award "(Premio per la Democrazia del NED) ai "dissidenti". Il premio è una piccola replica della "Dea della Democrazia", ​​che viene anche definita "il simbolo della democrazia nell’intero globo.”

Al NED sostengono che: "La statua originale è stata creata dagli studenti d'arte presso l'Accademia Centrale di Belle Arti di Pechino e dai manifestanti per la democrazia, ed è stato inaugurata in piazza Tienanmen il 30 maggio 1989. Durante la repressione del governo il 4 giugno, la statua è stata distrutta da un carro armato - un momento indimenticabile che è stato testimoniato in tutto il mondo ".
La Answer coalition americana aveva raccolto 
molte più firme di Carta 08 per la pace 
Han Dongfang, ha ricevuto il "NED Democracy Award" nel 1993. Egli è il direttore del China Labour Bulletin, che è un gruppo che ha ottenuto ampi finanziamenti da parte della NED tramite "l'Asian-American Free Labor Institute ", egli parla anche dall’emittente "Radio Free Asia", è membro del comitato direttivo del “World Movement for Democracy”, fondata dal NED, ​​e lui è ex direttore del “Human Rights in China”, finanziato NED secondo quanto scrive Michael Barker in “Waging Democracy On China”.

Wang Dan, che è il co-fondatore di Beijing Spring la rivista finanziata del NED ha ricevuto il "NED Democracy Award " nel 1998.

Nel 2008 cinesi i "dissidenti" Zhang Jianhong, Baiguang Li, Li Heping, Teng Biao, Chen Guangcheng (il cieco), Yao Fuxin, e Hu Shigen hanno ricevuto il " NED Democracy Award". Nel 2010: al Dalai Lama è stata data la “NED Democracy Service Medal " per i suoi eccellenti servizi.

I gruppi sul libro paga del NED di solito ottengono il pieno sostegno dei media occidentali, in particolare CCN, BBC e Voice of America. Si tratta per lo più informazioni senza alcuna profondità analitica, basate sul copia incolla. Questo sostegno coinvolge chi più chi meno tutti i media occidentali (in alcuni casi persino della sinistra radicale). Al momento sembra che solo il Myanmar, la Corea del Nord e l'Iran e ora la Siria siano trattati peggio della Cina dai media occidentali.

La stessa unilateralità si applica a tutti i gruppi per i diritti umani - tra cui Amnesty International. Uno dei peggiori è "Reporter senza frontiere" pure legato al NED

Se i soldi, lamentano numerosi netizen cinesi possono corrompere il processo politico in USA, l'invio di soldi agli oppositori cinesi perché non dovrebbe corrompere il loro processo politico o promuovere il rovesciamento del governo cinese e l’abolizione della Costituzione cinese?

Se l'opposizione dei netizen cinesi al premio era scontata, lo choc maggiore è venuto dai due premi Nobel per la fisica. I due scienziati britannici, di origine russa, che sono stati insigniti del Premio Nobel per la Fisica hanno condannando la decisione di dare il premio per la pace a Liu Xiaobo. Andre Geim, professore presso l'Università di Manchester, che condivide qil premio con il collega Konstantin Novoselov, ha detto che il comitato per il Nobel non è aggiornato, e ha respinto l'omaggio al dissidente cinese. "Guardate le persone che danno questo premio Nobel", ha detto il professor Geim. "Sono politici norvegesi in pensione che hanno speso tutta la loro carriera in un ambiente sicuro, in un paese moderno ricco di petrolio . Essi cercano di estendere la loro visione del mondo su come il mondo dovrebbe funzionare e come dovrebbe funzionare la democrazia in un altro paese. 'Molto , molto paternalistico - loro non hanno vissuto in questi paesi.Negli ultimi 10 anni, la Cina si è sviluppata non solo economicamente, ma anche il più forte sostenitore dei diritti umani sarebbe d'accordo che anche i diritti umani sono migliorati. Perché abbiamo bisogno di distorcere questo?"

Il professor Novoselov ha difeso la Cina, sostenendo che la critica occidentale del regime comunista era fuori luogo. "Che cosa è una dittatura? Non è come se le persone vengono costantemente uccisi", ha detto. Sebbene sia d'accordo che è ingiusto che né a Liu né alla sua famiglia sia stato permesso di accettare il premio, hanno detto che era un mito che ogni persona cinese fosse terrorizzata del regime.

Il professor Novoselov ha detto: "La Cina sta facendo molto per i suoi scienziati. Così molti dei nostri studenti cinesi vogliono tornare perché vedono un sacco di opportunità là. Non ritengono che i loro diritti umani siano violati ". Il professor Geim ha aggiunto: "Ho molti colleghi cinesi, e credono che procedere lentamente verso la democrazia sia meglio." (Bannerman 2010).

In conclusione quale risultato tangibile delle attività Liu Xiaobo ha in realtà contribuito alla pace nel mondo? Al governo cinese dovrebbe essere assegnato il Premio per la Pace per la capacità vincere la povertà (640 milioni di persone secondo un ricercatore inglese) senza impegnarsi nelle guerre come i guerrafondai USA, è ciò è stato un grande contributo alla pace nel mondo in se. Tra l'altro la Cina è tornata in possesso di Hong Kong e Macao aspettando pazientemente lo scadere del "trattato" originariamente imposto dai paesi coloniali senza iniziare alcuna guerra. Pacificamente!!! Troppo per un Premio Nobel della Pace!!!

Finale poetico:

To the American Soldier
di Jiao Guobiao (tra i primi firmatari di Carta 08)

On the second day of the war in Iraq,
A sandstorm rolled down the battlefield.
The frontline was stalemated,
Did you know how worry I was!
The desert storm in Iraq shook heaven and earth,
You carried a pack the size of a small hill on your back,
You lumbered forward and walked in the sand,
Did you know how my heart ached for you!
The desert in Iraq stretched on without end,
On the sand dune, you walked in from afar into focus,
The evil one and his friends accused you of being an invader,
Yes, you are indeed an "invader",
You who are in camouflage,
You are the first plant in the desert silent for eons
You are the first green hope in the endless desert.
In the desert of Arabia,
The camel is the boat.
In the culture of Arabia,
The camel is the most beloved living being.
If this ancient tribe has any hope,
That would be to turn the camels in their hearts,
Into American soldiers marching in the Iraqi desert

Most youth of the world today
Do not have to serve as soldiers across the world.
America is the paradise of youth,
But the youth of paradise is representing the youth of the world
To serve as soldiers in hell to combat evil.
Russian Foreign Minister Mr. Ivanov said:
"Tomahawk" cruise missiles cannot bring democracy.
I say that it depends on the era:
The guns that took Bastille prison brought democracy to France,
The guillotine that took off King Charles' head brought democracy to England,
The gun of Washington brought democracy to America,
The times have changed, and democracy in Iraq
Will be brought by the screaming "Tomahawk" cruise missiles.
Your heavy army boots,
Trod down the horizon of the desert in Iraq,
This is the direction of human civilization.
If you fall down,
Mankind will lose the backbone of righteousness.
If your country should fall down,
Mankind will return to the barbarity of the Middle Ages.
Ugly faces are on the television criticizing the war,
It is a bunch of so-called experts who are sorcerers and sorceresses babbling and whining.
Thoroughly hackneyed talk to fool the people,
But I cannot escape the noise.
My heart cries out to the faraway battlefield in Iraq many times:
"Open fire at me! Open fire at me!"
American soldier,
Allow me to call you "Brother!"
If you are looking for volunteers,
Please let me know in the first instant!
If I have a next life,
If I become a soldier, I only want to become an American soldier.
If I have to die in battle in this life,
I would rather become a perished soul to an American precision-guided bomb.

"Avrei preferito diventare un'anima uccisa da un bomba americana di precisione."
AUGURI!!!
Finalmente un autentico difensore dei diritti umani!!!!

Appendice. Legislazioni simili a quella cinese nei paesi occidentali:

Il Codice penale statunitense
Secondo il paragrafo 951 del Codice penale, “chiunque, che non sia un funzionario diplomatico o consolare o connesso, operi all'interno degli Stati Uniti come agente per conto di un governo straniero senza una previa notifica al Ministero della Giustizia [...] è soggetto a una pena che può raggiungere i 10 anni di prigione”.

Il punto e/2/A del paragrafo precisa che “chiunque sia impegnato in una transazione commerciale legale deve essere considerato come un agente di un governo straniero [...] se si tratta di un agente di Cuba”. Così, un Cubano che acquisti un apparecchio medico negli Stati Uniti per conto di un ospedale dell'Avana è legalmente passibile di una pena che può raggiungere 10 anni di prigione.
Dirigenti comunisti americani sotto processo per cospirazione. 
In piedi: Stachel, Potash, Winter, Davis, Gates, Green. 
Seduti: Thompson, Winston, Dennis, Hall, Williamson
Il paragrafo 953, conosciuto col nome di legge Logan, afferma che “ogni cittadino degli Stati Uniti, chiunque sia, che, senza autorizzazione degli Stati Uniti, intraprenda o mantenga, direttamente o indirettamente, una corrispondenza o una relazione con un governo straniero o con qualsiasi suo funzionario o agente, nell'intenzione di influenzare le misure o la condotta di un governo straniero o di qualsiasi suo funzionario o agente, in rapporto a un conflitto o una controversia con gli Stati Uniti” è soggetto a una pena che può raggiungere i 3 anni di prigione.

Se una legge simile fosse applicata in Cina, la stragrande maggioranza di quella che la stampa occidentale considera “dissidenza cinese” si troverebbe sotto chiave. 

Il paragrafo 954 prevede una pena di 10 anni di reclusione per chiunque esprima “false dichiarazioni” allo scopo di attaccare gli interessi degli Stati Uniti concernenti relazioni con un'altra nazione. 

Il paragrafo 2381 dispone che “chiunque, che presti fedeltà agli Stati Uniti, intraprenda una guerra contro il paese o si associ ai suoi nemici, fornendo agli Stati Uniti o altri aiuto e sostegno, è colpevole di tradimento e passibile di pena di morte, o di un periodo di reclusione superiore a 5 anni”.

Così, se dei cittadini statunitensi avessero perpetrato le stesse manovre compiute dagli individui riconosciuti colpevoli d'associazione con una potenza straniera dalla giustizia cinese, rischierebbero la pena capitale. Il paragrafo 2385 prevede una pena di 20 anni di carcere per chiunque inneggi al rovesciamento del governo o dell'ordine stabilito.

Nei casi Schenck v. United States, Abrams v. United States, 250 U.S. 616 (1919), Masses Publishing Co. v. Patten, Debs v. United States, 249 U.S. 211 (1919) Whitney v. California si è invocato lo Espionage Act of 1917 per condannare socialisti o comunisti che si battevano contro le varie guerre dei pacifici Stati Uniti (ad esempio l'invasione della Russia Sovietica nel 1919).

In Dennis v.United States (1949) furono condannati i vertici del PCUSA dove la corte stabilì che i comunisti in base allo Smith Act potevano violare la legge anche diffondendo una dottrina astratta ad es. attraverso gli scritti di Marx che invocavano un sovvertimento violento.Non essendo in grado di produrre alcuna prova che qualcuno dei leader e dei membri del partito avessero effettivamente chiesto il rovesciamento armato del governo americano, l'accusa, ha fondato la sua causa su una selettiva interpretazione delle citazioni delle opere di Karl Marx, Vladimir Lenin e di altre figure di rivoluzionari del marxismo-leninismo.

Tutti gli avvocati difensori dei dirigenti comunisti furono condannati alla prigione per oltraggio alla corte.

Le leggi anti-terrorismo dopo il 2001, l'abbandono della Convenzioni di Ginevra a Guantanamo, e la possibilità di indicare nelle forze di opposizione potenziali 'terroristi' sono segnali di pericolo per non parlare delle detenzioni illegali in Europa dei terroristi o presunti tali.
I cinque difensori del PCUSA condannati al carcere per oltraggio alla corte: Abraham Isserman, George W. Crockett Jr., Richard Gladstein, Harry Sacher, e Louis F. McCabe.
La legislazione penale francese
Anche il Codice penale francese prevede sanzioni estremamente severe in caso di associazione con una potenza straniera. Secondo l'articolo 411-4, “il fatto di tenere rapporti di intelligence con una potenza straniera, un'impresa o un'organizzazione straniera o sotto controllo straniero o con i loro agenti, al fine di suscitare ostilità o atti di aggressione contro la Francia, è punito con 30 anni di detenzione criminale e 450.000 euro di ammenda. È punito allo stesso modo il fatto di fornire ad una potenza straniera, ad un'impresa o ad un'organizzazione straniera o sotto controllo straniero o ai loro agenti, i mezzi per intraprendere ostilità o compiere atti di aggressione contro la Francia”.

A seguito del riflusso del movimento del maggio sessantotto consacrato dalla manifestazione pro-governativa del 30 maggio, il Presidente della Repubblica Charles de Gaulle che ha accolto la nomina di Raymond Marcellin a ministro dell'interno con l'esclamazione "Alla fine Fouché, quello vero!", prende la decisione di mettere fuorilegge le organizzazioni politiche attive nella rivolta con il decreto presidenziale del 12 giugno 1968. Il testo fa riferimento al decreto del 5 novembre 1870, in particolare all'articolo 2, come anche alla legge del 10 gennaio 1936 modificata "sui gruppi di combattimento e le milizie private". Entrò immediatamente in vigore nei confronti di 11 organizzazioni:
Jeunesse communiste révolutionnaire (JCR) ; Alain Krivine e tre giovani di Brest sono arrestati e detenuti per una durata variante da dieci giorni e parecchie settimane per avere "ricostruito la Lega dissolta".
Voix ouvrière
Groupes « Révoltes »
Fédération des étudiants révolutionnaires (FER),
Comité de liaison des étudiants révolutionnaires (CLER)
Union des jeunesses communistes marxistes-léninistes (UJC (ml))
Parti communiste internationaliste (PCI)
Parti communiste marxiste-léniniste de France (PCMLF)
Fédération de la jeunesse révolutionnaire
Organisation communiste internationaliste (OCI)
Mouvement du 22-Mars.

La legge spagnola
Il Codice penale spagnolo del 1995 prevede sanzioni severe per gli stessi reati. Secondo l'articolo 592, “ le persone che tengono rapporti di intelligence o relazioni di qualsiasi tipo con governi stranieri, con i loro agenti o con gruppi, organismi, o associazioni internazionali o straniere, allo scopo di pregiudicare l'autorità dello Stato o di compromettere la dignità o gli interessi vitali della Spagna, saranno puniti con un periodo di reclusione dai 4 agli 8 anni”.

L'articolo 589 dispone una pena da 1 a 3 anni di prigione per “ chiunque divulghi o esegua in Spagna qualunque ordine, disposizione o documento di un governo straniero che attenti all'indipendenza o alla sicurezza dello Stato, si opponga al rispetto delle sue leggi o ne provochi la violazione”. 

Il codice penale belga
Il Capitolo II della legislazione belga concernente “i crimini e i delitti contro la sicurezza esterna dello Stato” e più precisamente l'articolo 114, afferma che “chiunque pratichi delle manovre o tenga rapporti segreti con una potenza straniera o con chiunque agisca nell'interesse di una potenza straniera, per impegnare tale potenza in una guerra contro il Belgio, o per procurarle i mezzi per farlo, sarà punito con una detenzione dai 20 ai 30 anni. Se a questo seguono delle ostilità, egli sarà punito con una detenzione a vita”.

La legislazione italiana
Secondo l'articolo 243 del Codice penale italiano, “chiunque tiene rapporti di intelligence con lo straniero affinché uno Stato estero muova guerra o compia atti di ostilità contro lo Stato italiano, ovvero commette altri fatti diretti allo stesso scopo, e' punito con la reclusione non inferiore a dieci anni. Se la guerra segue, si applica l'ergastolo [1]; se le ostilità si verificano, si applica l'ergastolo. [1] La pena di morte è stata soppressa e sostituita con la reclusione a vita”.

L'articolo 246 tratta della corruzione di un cittadino da parte di una potenza straniera: “ Il cittadino, che, anche indirettamente, riceve o si fa promettere dallo straniero, per se’ o per altri, denaro o qualsiasi utilita’, o soltanto ne accetta la promessa, al fine di compiere atti contrari agli interessi nazionali, e’ punito, se il fatto non costituisce un piu’ grave reato, con la reclusione da tre a dieci anni e con la multa da lire un milione a quattro milioni. Alla stessa pena soggiace lo straniero che da’ o promette il denaro o l’utilita’. La pena e’ aumentata: 1) se il fatto e’ commesso in tempo di guerra; 2) se il denaro o l’utilita’ sono dati o promessi per una propaganda col mezzo della stampa."

Per crimini simili a quelli commessi da Liu Xiaobo in Italia si veniva incarcerati (art. 271 e 272 del codice penale). L'articolo 272 è stato abrogato solo nel 2006. Anche l'art.271 nel 2001 è stato dichiarato illegittimo dalla Consulta. Tuttavia bisogna notare che non si debba arrivare all'epoca del fascismo per trovare articoli nella legislazione italiana che prevedevano pene per i reati di cui Xiaobo è accusato. Inoltre l'abrogazione dell'art.272 è risultata quasi ininfluente perché i colpevoli di quei reati possono essere quasi sempre accusati in base all'art.270 sulle associazioni sovversive. Anche questo è stato modificato nelle parole nel 2006 ma non nella sostanza. Art.270 dopo la modifica: "Chiunque nel territorio dello Stato promuove, costituisce, organizza o dirige associazioni dirette e idonee a sovvertire violentemente gli ordinamenti economici o sociali costituiti nello Stato ovvero a sopprimere violentemente l'ordinamento politico e giuridico dello Stato, è punito con la reclusione da cinque a dieci anni. Chiunque partecipa alle associazioni di cui al primo comma è punito con la reclusione da uno a tre anni. Le pene sono aumentate per coloro che ricostituiscono, anche sotto falso nome o forma simulata, le associazioni di cui al primo comma, delle quali sia stato ordinato lo scioglimento."

Inoltre articoli come quello sull'apologia del fascismo potrebbe valere per chi fa apologia dell'equivalente del fascismo in terra cinese: il colonialismo.

La legge svizzera
Anche la pacifica svizzera prevede sanzioni per il reato di associazione con una potenza straniera. L'articolo 266 del Codice penale dispone che: “1. Chiunque commette un atto diretto a menomare ovvero ad esporre a pericolo l’indipendenza della Confederazione, a provocare l’ingerenza di uno Stato estero negli affari della Confederazione in modo da mettere in pericolo l’indipendenza della Confederazione, è punito con una pena detentiva non inferiore a un anno. 2. Chiunque tiene rapporti di intelligence col governo di uno Stato estero o con agenti di esso allo scopo di provocare una guerra contro la Confederazione, è punito con una pena detentiva non inferiore a tre anni. Nei casi gravi, il giudice può pronunciare la pena detentiva a vita”.

L'articolo 266 bis è ugualmente molto chiaro: “1 Chiunque, nell’intento di provocare o di sostenere imprese o maneggi dell’estero contro la sicurezza della Svizzera, entra in rapporto con uno Stato estero, con partiti esteri o con altre organizzazioni all’estero, o con i loro agenti, ovvero lancia o diffonde informazioni inesatte o tendenziose, è punito con una pena detentiva sino a cinque anni o con una pena pecuniaria. Nei casi gravi, il giudice può pronunciare una pena detentiva non inferiore ad un anno”.

La legislazione svedese
In Svezia, il Codice penale prevede una pena di 2 anni di reclusione per “colui che riceve denaro o altre utilità da una potenza straniera o da chiunque agisca nell'interesse di quest'ultima, allo scopo di pubblicare o diffondere degli scritti, o di influenzare in un qualche modo l'opinione pubblica per ciò che riguarda l'organizzazione interna dello Stato”.

Manifestazione dell'AKP (m-l)
Questa democrazia scandinava sanziona anche “colui che divulga o trasmette a potenze straniere o a loro agenti informazioni inesatte o tendenziose, allo scopo di creare una minaccia alla sicurezza dello Stato”. Infine, una pena dai 10 anni di reclusione all'ergastolo è applicata a “colui che costituisce una minaccia alla sicurezza dello Stato per aver fatto uso di mezzi illegali con il sostegno di una potenza estera”.(Lamrani 2010)

La legislazione norvegese
In Norvegia, la libertà ha alcune restrizioni, basta vedere la Costituzione al § 100 con dei limiti maggiori di quelli della Cina. L'AKP (ml) è stato perseguitato in Norvegia negli anni '70. I militanti di questo partito sono stati privati ​​della loro libertà e sorvegliati, questo ha fatto sì che le loro riunioni dovessero essere pianificate con cura. 

Diritto penale tedesco
L'articolo 90 b prevede il reato di vilipendio della Costituzione contro il legislatore. Nel gennaio 1972, la Germania occidentale ha istituito il cosiddetto Radikalenerlass (Decreto Anti-radicali). In base a tale legge alle persone che hanno idee radicali, soprattutto se membri di certi partiti, può essere vietato di lavorare come dipendenti pubblici ovvero non possono accedere ad una varietà di occupazioni del settore pubblico come l'insegnamento. Chi voleva un posto statale doveva essere precedentemente sottoposto al controllo dei servizi di intelligence. Nel complesso, questo è stato fatto 1400000 volte; 1.250 candidati sono stati respinti, 136 persone licenziate. Era incentrato sulle scuole, ma c'erano divieti per ferrovie, poste ecc. parecchi funzionari sono stati rimossi a causa di appartenenza al Partito Comunista Tedesco. La legge è meglio nota come Berufsverbot che richiama l'analoga legge istituita da nazisti nel 1933. Il caso di Dorothea Vogt, licenziata perché membro del Partito Comunista Tedesco, finì davanti alla corte europea. Il professore di sociologia Horst Holzer fu una delle vittime più conosciute del Berufsverbot. I suoi libri vennero rimossi dalle biblioteche universitarie. Nessuno dei firmatari di Charta 08 è stato rimosso dalla cattedra nelle università cinesi.

Legislazione di Singapore 
L'articolo 505 prevede il reato di agitazione e attività anti-governative o attività contro la pace e l'ordine pubblico. 

Canada
Nell'ottobre del 1971 il governo federale canadese ha recepito la War Measures Act, dichiarando sostanzialmente la legge marziale, quando due cittadini sono stati rapiti (uno poi ucciso) da parte del Front de Libération du Québec (FLQ). Molte persone che non avevano nulla a che fare con il FLQ sono stati arrestati e detenuti senza accusa.

Repubblica Ceca
Siamo nella patria di Václav Havel. Dopo una lunga battaglia con il Ministero degli Interni, nel 2008, la sezione giovanile del Kscm (PC ceco), l'Unione della Gioventù Comunista (KSM), guidato da Milan Krajča è stato sciolta perché il suo programma prevede la sostituzione della proprietà privata con la proprietà collettiva dei mezzi di di produzione. La decisione ha suscitato proteste internazionali. Nel novembre 2008, il Senato della Repubblica ceca ha chiesto alla Corte Suprema di sciogliere il Partito Comunista di Boemia e Moravia a causa del suo programma politico, che il senato afferma contraddica la Costituzione della Repubblica ceca . 30 dei 38 senatori che erano presenti al momento hanno approvato questa richiesta e hanno espresso il punto di vista che il programma che il KSCM non rinnega la violenza come mezzo per raggiungere il potere avendo adottato il Manifesto del partito comunista di Karl Marx. Non sembra che Havel sia sia strappato le vesti per difendere i "dissidenti" del KSCM. Anzi...

Quasi tutte queste legislazioni sono più severe di quella cinese.

Note:
[1] "Ecco l’origine del politically correct, che ha fatto della sinistra radicale un luogo di aristotelica corruzione culturale e politica (si pensi a un Kouchner o ad un Cohn Bendit, o ai nostri meno illustri Sofri, Mieli, Annunziata, Nirenstein), o dove si agitano generosi useful idiots, e di quella non radicale un luogo di diretto asservimento alle mene di potenza statunitensi."(Garante 2010)

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Lamrani, Salim 2010. Le contraddizioni di Amnesty international. comedonchisciotte. http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=4645
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Losurdo, Domenico 2010 b.Un manifesto di guerra. Domenico Losurdo sul discorso di premiazione del Nobel a Liu Xiaobo.
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Onorati, Roberto 2010. Nobel a Liu Xiaobo: a chi conviene. Liberazione. 09-10-2010. 
Pascucci, Angela 2010. Cina: Il nobel a Liu Xiaobou: una benvenuta «oscenità». Il Manifesto, 10 / 10 / 2010.
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Sautman, Barry e Yan Hairong 2010: “Liu Xiaobo Deserves an Ig Nobel Peace Prize” – the latest reaction to buzz the West. http://blog.hiddenharmonies.org/2010/10/liu-xiaobo-deserves-an-ig-nobel-peace-prize-the-latest-reaction-to-buzz-the-west/ 
Shameless farce 2010. Nobel Peace Prize Award: A shameless farce and yet another imperialist provocation against People’s China. Lalkaronline. Novembre 2010. http://www.lalkar.org/issues/contents/nov2010/nobel.htm
Solomon, Jon 2010. About Liu Xiaobo. A response to some North American critics. Multitudrs.18 ottobre 2010 http://multitudes.samizdat.net/About-Liu-Xiaobo-A-response-to
Who is Liu 2010. Who is Liu Xiaobo? China Daily. -10-28-2010


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